Buch
Zerocalcare
Dimentica il mio nome / Zerocalcare
Milano : Bao Publishing, 2014
Titel / Verantwortliche: Dimentica il mio nome / Zerocalcare
Veröffentlichung: Milano : Bao Publishing, 2014
Physische Beschreibung:
235 p. : prev. ill.
ISBN: 9788865432549
Datum:2014
Sprache:
Italienisch (Sprache des Textes, der Filmmusik usw.)
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Abstract:
Finalista Premio Strega 2015 - Presentato da Daria Bignardi e Igiaba Scego Michele Rech, alla storia Zerocalcare, è uno dei casi editoriali più interessanti degli ultimi anni. Il trentenne romano, schivo e timido, cresciuto tra la Francia, paese d'origine della madre, e Rebibbia, quartiere periferico di Roma, inizia a nutrire una forte passione per i fumetti sin da ragazzino e a quel periodo risalgono le sue prime opere: locandine per concerti e copertine di dischi. Il suo nome inizia a circolare negli ambienti che contano e nel 2003 arrivano le collaborazioni con testate nazionali. Da lì un percorso tutto in discesa culminato nel 2012 con la pubblicazione di La profezia dell¿armadillo, una raccolta di storie brevi. Una vera svolta questa, che lo fa conoscere al grande pubblico, anche quello non settorializzato dei fumetti. Il libro, che ha ricevuto un notevole riscontro di critiche positive, presto diventerà anche un film diretto da Valerio Mastandrea, suo estimatore. Dopo il suo libro d¿esordio, nel 2012 arriva Un polpo alla gola il primo vero ¿romanzo¿ di Zerocalcare: un¿opera autobiografica ricca di quei tratti espressivi che avevano decretato il successo dell¿autore sul web, come l¿inserimento di digressioni sulla cultura pop degli anni Novanta. A distanza di due anni dall¿ultima pubblicazione esce Dimentica il mio nome, quinta graphic novel di Zerocalcare, un testo impegnativo che ha visto l¿autore scavare a fondo nella sua storia personale. «Tutto quello che ho fatto finora mi è servito per capire esattamente come raccontare questa storia» afferma Zerocalcare, e la storia è uno splendido intreccio tra finzione narrativa e realtà, elaborazione del dolore e di situazioni incomprese durante l¿infanzia. Un piccolo gioiello narrativo, con i consueti ¿flussi di coscienza¿ in cui emergono l¿armadillo, il suo alter-ego, una sorta di antieroe con cui il protagonista dialoga, e la passione per Rebibbia, quartiere in cui è nato e cresciuto e che ha cercato di rappresentare liberandolo dal pensiero comune di luogo associato soltanto al carcere omonimo. A differenza delle altre graphic novel, Dimentica il mio nome coinvolge anche altre persone, la madre e la nonna. Presenta quindi un lavoro di recupero dei propri affetti e delle situazioni che lo hanno reso più vulnerabile. Forse per questo il racconto è considerato da molti come una sorta di iniziazione del fumettista all¿età adulta. La dichiarazione iniziale di Zerocalcare racchiude tutto ciò che si può dire sulla trama. Si parte da uno spunto autobiografico (la morte della nonna) per confluire nel fantastico con l¿introduzione nella realtà di un elemento fantasy: probabilmente uno stratagemma per raccontare la propria famiglia senza rischiare di metterla a nudo. Il soggetto del lavoro sembra essere la paura, presenza costante lungo tutta la narrazione e tema che percepiamo sin dalla copertina, creata in collaborazione con Gipi. L'autore è raffigurato insieme a sua nonna, appaiono entrambi sovrastati da minacciose ombre che ostacolano il loro percorso. C¿è un cambio di rotta in questo nuovo lavoro: la linea è più inquieta e il tratto più fitto e incisivo, per trasmettere probabilmente un maggiore coinvolgimento emotivo. Con Dimentica il mio nome l¿autore aggiunge un ulteriore tassello alla sua crescita personale e professionale. Prende per mano i suoi demoni e le ossessioni per il passato, e cerca di risolvere narrativamente le sue angosce, donandoci un¿opera matura e appassionante che lo consacra come uno dei migliori fumettisti del panorama editoriale.