Abstract: Massimo Recalcati, psicoanalista tra i più noti in Italia, ci offre un racconto lucido e intenso della vita collettiva degli ultimi vent'anni, rivelando i problemi del mondo contemporaneo attraverso la lente della psicoanalisi. Il libro raccoglie i suoi contributi più significativi sui quotidiani "La Repubblica" e "La Stampa" dal 2011 a oggi, esplorando in profondità le complesse dinamiche sociali che caratterizzano il mondo contemporaneo. L'autore affronta temi di grande attualità, soprattutto quelle dinamiche collettive che hanno coinvolto il rapporto tra le generazioni, le trasformazioni della famiglia, il disagio tra i giovani, la violenza di genere, la crisi dell¿educazione e la vita civile e sessuale. Analizza inoltre tutti quegli eventi che hanno sconvolto la nostra società e il mondo intero negli ultimi vent¿anni come il razzismo, la lotta al terrorismo, la rivoluzione delle donne in Iran, la guerra in Ucraina e la pandemia globale. Come diceva Freud, la vita di ogni individuo è costantemente immersa in una complessa rete di relazioni sociali e non esiste la sola psicologia individuale. Con il libro ¿A pugni chiusi. Psicoanalisi del mondo contemporaneo¿ Recalcati sottolinea l'importanza del legame tra l'inconscio di ogni persona e le relazioni sociali come elementi fondamentali per comprendere le molteplici sfaccettature delle azioni collettive che hanno influenzato il nostro mondo, dai cambiamenti storici alla dinamica dei governi stessi.

Abstract: Paolo Crepet è uno psichiatra e sociologo italiano, una delle voci più ascoltate che da anni ci fornisce un¿attenta analisi della nostra società, tra attualità ed educazione. Nel suo nuovo libro dà voce alla sua necessità di mettere in discussione ciò che nel nostro presente diamo spesso per scontato e ci aiuta a ragionare su come costruire insieme il nostro futuro. "Le persone che incontro o mi scrivono sono sempre più confuse e disorientate", queste sono le parole di Crepet. La società di oggi sembra aver perso il buon senso: le famiglie non riescono più ad essere autorevoli, la scuola non sa adattarsi al cambiamento, la tecnologia sta dando vita a relazioni mute, quasi assenti. Il futuro appare poco rassicurante, eppure non sono gli eventi che ci stanno cambiando, siamo noi che cambiamo gli eventi. Per questo l¿autore crede sia molto importante continuare a parlare del nostro presente, scuotere le coscienze, provocare. È necessario smuovere quei pensieri che consideriamo certezze. "Le parole che vorrei dirvi" diventa una guida per le nuove generazioni con l¿obiettivo di creare occasioni di confronto e riflettere sul futuro che vogliamo.