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Trovati 252 documenti.

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Enzitlopedia Dolomites
Bene culturale / Oggetto

Enzitlopedia Dolomites / Maloberti, Marcello

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Titolo / Responsabilità: Enzitlopedia Dolomites / Maloberti, Marcello

Descrizione fisica: libro - fotografia : quaderno ad anelli altezza 36 cm - quaderno ad anelli larghezza 32 cm - quaderno ad anelli profondità 9.5 cm - entità pagine 35 - pagina (cad.) altezza 30.5 cm - pagina (cad.) larghezza 23.5 cm

Data:2017

Nota:
  • carta patinata
  • cartone
  • lino
  • foglio di plastica
  • metallo
  • ritagliato
  • "Concepita come un’enciclopedia in dieci volumi il cui titolo è in lingua ladina, quello che appartiene alla collezione di Museion è il volume n.1. L’artista Marcello Maloberti inserisce nel libro diverse pagine di ritagli con l’immagine delle Dolomiti, gruppo montuoso che caratterizza il territorio di Bolzano. I ritagli non sono incollati, pertanto si spostano sfogliando le pagine, creando dei collages mobili che cambiano ogni volta dando forma a un paesaggio in continuo movimento. L’immagine delle Dolomiti, ritagliata, frammentata, ripensata e ricomposta con un nuovo andamento, diventa un confine geografico che si modifica continuamente. Il minimalismo della scatola nera, che contiene il libro, costituisce l’elemento scultoreo dell’opera in contrasto con l’interno ricco e colorato." (XXI Mons & lapis / Marcello Maloberti in: Degiorgis, Nicolò (ed.) Hämatli & Patriæ, Museion, Humboldt Books, Milano 2017, pag. 214)
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Abstract: Volume 1 - Ed. 1/10 volumi (ciascuno unico) - Libro d'artista (quaderno ad anelli, 35 folder in plastica trasparente con ritaglia di riviste e cataloghi). Il libro d'artista di Marcello Maloberti, Enzitlopedia Dolomites, è stato concepito ad hoc per Museion e raccoglie, dunque, il senso di una forte collaborazione tra l'artista e il museo. Maloberti ha pensato a un libro d'artista che avesse come protagonista le Dolomiti, catena montuosa che caratterizza il territorio di Bolzano. L'artista conosce bene queste zone e queste montagne dove, da anni, ama trascorrere lunghi periodi di vacanza e riflessione. L'opera è concepita da Marcello Maloberti come una Enciclopedia (dal ladino Enzitlopedia Dolomites) in 10 volumi. Quello di Museion è il volume n.1 in cui l'artista ha inserito diverse pagine di ritagli con l'immagine della catena montuosa. Questi ritagli, che non sono incollati, con il movimento delle pagine si spostano, creando collages mobili che cambiano ogni volta che le pagine vengono sfogliate facendo prendere forma a un paesaggio in continuo movimento. L'immagine delle Dolomiti viene indagata, ritagliata, spezzata, ripensata e ricomposta con un nuovo andamento, reinventata dalla mente e dalle mani dell'artista. I limiti, i confini geografici scompaiono e il profilo delle montagne si fa sempre nuovo. Il minimalismo della scatola esterna, elemento scultoreo dell'opera, e il suo colore nero contrastano con l'interno ricco e colorato del libro.

TEETH, GUMS, MACHINES, FUTURE, SOCIETY (RECLINING NUDE IN EXHIBITION CONTEXT)
Bene culturale / Oggetto

TEETH, GUMS, MACHINES, FUTURE, SOCIETY (RECLINING NUDE IN EXHIBITION CONTEXT) / Reynaud Dewar, Lili

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Titolo / Responsabilità: TEETH, GUMS, MACHINES, FUTURE, SOCIETY (RECLINING NUDE IN EXHIBITION CONTEXT) / Reynaud Dewar, Lili

Descrizione fisica: tessuto : foulard lunghezza 90 cm - foulard larghezza 90 cm

Data:2017

Nota:
  • seta
  • tessuto
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Abstract: Ed. 1/25 – 25/25 + 5 AP - Inv. Museion: 1/25 - Foulard in twill di seta con l'immagine fotografica dell'artista mentre danza all'interno di una sala espositiva di Museion durante la mostra "TEETH, GUMS, MACHINES, FUTURE, SOCIETY". L'edizione è stata realizzata per la vendita presso il Bookshop di Museion in occasione della mostra di Museion "TEETH, GUMS, MACHINES, FUTURE, SOCIETY" (28.01.2017 - 05.05.2017).

Heimatkunde
Bene culturale / Oggetto

Heimatkunde / Degiorgis, Nicolò - Frenes, Christiane - Rorhof

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Titolo / Responsabilità: Heimatkunde / Degiorgis, Nicolò - Frenes, Christiane - Rorhof

Descrizione fisica: libro : libro altezza 24 cm - libro larghezza 16 cm - catalogo entità pagine 181

Data:2017

Nota:
  • cartoncino
  • carta
  • stampato
  • Il libro è un invito a creare attivamente una mappatura personalizzata, geografica e concettuale, per costruirsi una visione personale e stratificata del "luogo" in cui si vive. La scelta della scuola Alexander Langer non è casuale: essa rappresenta infatti un esempio concreto di relazione tra scolari delle scuole tedesca e italiana, che, condividendo lo stesso edificio scolastico, hanno occasione di interagire.
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Libro d'artista. Si tratta di una riedizione del quaderno originale di Heimatkunde (materia insegnata nelle scuole elementari tedesche dell'Alto Adige fino agli anni Novanta) utilizzato dallo stesso Nicolò Degiorgis ai tempi delle elementari. In questa nuova edizione è pensato per essere strumento attivo di lavoro da parte degli scolari. Diverse classi della scuola Langer di Bolzano ricevettero infatti una copia del libro per creare il proprio quaderno personalizzato di Heimatkunde. Alle pagine originali, cromatiche, il volume associa infatti pagine bianche, che ogni studente potrà compilare nella sua lingua e in base alle proprie idee e visioni. Se nella parte iniziale si è invitati a descrivere se stessi, la visione si allarga poi alla propria famiglia, agli amici, alla classe e quindi al territorio e all'ambiente circostante. "Heimatkunde" è il primo libro d'artista presentato da Nicolò Degiorgis in vista del suo progetto di mostra "Hämatli & Patriae" a Museion (16.09.2017 - 14.01.2018), all'interno della quale Degiorgis rilegge i concetti di "Heimat" e "patria" alla luce della situazione attuale in Europa.

Lo sceriffo e la moschea itinerante
Bene culturale / Oggetto

Lo sceriffo e la moschea itinerante / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

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Titolo / Responsabilità: Lo sceriffo e la moschea itinerante / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

Descrizione fisica: libro : libro altezza 24 cm - libro larghezza 32 cm - catalogo entità pagine 128 - traccia audio durata 39 min - 54 sec

Data:2017

Nota:
  • cartoncino
  • carta
  • stampato
  • registrato (MP3)
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Abstract: Ed. 37/300 - Libro d'artista. "Lo sceriffo e la moschea itinerante" vede protagonista la comunità islamica di Treviso. Nasce dalle ricerche condotte da Nicolò Degiorgis per la realizzazione del libro "Hidden Islam" del 2014, dedicato alla mappatura delle comunità islamiche nel Triveneto. Il progetto presentato narra i fatti riguardanti la comunità islamica della città di Treviso dal 2009 al 2011 che formano un racconto audio attraverso immagini e testi tratti dal quotidiano locale "La Tribuna di Treviso". Lo sceriffo e la moschea itinerante mette in relazione due immaginari, evocati nel titolo, che sembrano non incontrarsi: da una parte le scelte politiche dell'allora amministrazione comunale e dall'altra le difficoltà riscontrate dalla comunità islamica della città nel trovare un luogo dove riunirsi e pregare. Accompagna il libro anche una traccia audio accessibile al link: http://www.rorhof.com/books/lo-sceriffo-e-la-moschea-itinerante "Lo sceriffo e la moschea itinerante" è stato pubblicato da Nicolò Degiorgis in occasione del suo progetto di mostra "Hämatli & Patriae" a Museion (16.09.2017 - 14.01.2018).

blue as gold
Bene culturale / Oggetto

blue as gold / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

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Titolo / Responsabilità: blue as gold / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

Descrizione fisica: libro : libro altezza 24 cm - libro larghezza 16 cm - catalogo entità pagine 46

Data:2017

Nota:
  • cartoncino
  • carta
  • stampato
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Libro d'artista. I viaggi dei migranti attraverso il Mediterraneo sono al centro della riflessione di questo libro. Degiorgis utilizza immagini di barche che trasportano migranti in viaggio verso l'Europa reperite in internet. Adottando un linguaggio dialettico le immagini vengono proposte in positivo, ma anche convertite in negativo in modo che dal colore blu delle acque del mare si ottenga il colore opposto, ovvero un fondo dorato. "blue as gold" è un lavoro nato in occasione della residenza d'artista di Nicolò Degiorgis presso l'Istituto italiano di cultura di Parigi nel 2017 e è stato pubblicato in occasione del suo progetto di mostra "Hämatli & Patriae" a Museion (16.09.2017 - 14.01.2018).

Prison Photography
Bene culturale / Oggetto

Prison Photography / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

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Titolo / Responsabilità: Prison Photography / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

Descrizione fisica: libro : libro altezza 24 cm - libro larghezza 16 cm - catalogo entità pagine 181

Data:2017

Nota:
  • cartoncino
  • carta
  • stampato
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Libro d'artista. "Prison Photography" è un compendio di fotografie in bianco e nero scattate dal 2013 al 2017 dai detenuti carcere di Bolzano durante il corso di fotografia tenuto da Nicolò Degiorgis per la cooperativa alfa beta piccadilly. I vincoli naturalmente imposti al linguaggio fotografico da un luogo isolante come il carcere sono il punto cardine intorno a cui si sviluppa l'intero corso. Diviso in più capitoli dedicati a diversi motivi fotografici, il libro assume un duplice ruolo di riflessione sulla fotografia stessa e di tentativo di evadere dalla monotonia della vita carceraria. Il volume si presenta in formato 24 x 16 cm ed è pensato per funzionare come un blocco: ogni pagina si può strappare per poter creare mostre personalizzate. "Prison Photography" è stato pubblicato da Nicolò Degiorgis in occasione del suo progetto di mostra "Hämatli & Patriae" a Museion (16.09.2017 - 14.01.2018).

PEAK
Bene culturale / Oggetto

PEAK / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

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Titolo / Responsabilità: PEAK / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

Descrizione fisica: libro : libro altezza 16 cm - libro larghezza 48 cm - catalogo entità pagine 180

Data:2017

Nota:
  • cartoncino
  • carta
  • stampato (stampa offset)
  • fotografato (fotografia in bianco e nero)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: terza edizione - Libro d'artista. La riflessione di questo libro ruota intorno alle Dolomiti quale elemento caratterizzante del paesaggio delle provincie di Bolzano, Trento e Belluno. Le immagini di cime ("peaks") si susseguono – dal nero assoluto delle vedute in notturna al chiarore abbagliante dei picchi innevati – raccontando il principio di ciclicità che governa la vita delle montagne. "PEAK" è stato pubblicato da Nicolò Degiorgis in occasione del suo progetto di mostra "Hämatli & Patriae" a Museion (16.09.2017 - 14.01.2018).

Lo sceriffo e la moschea itinerante
Bene culturale / Oggetto

Lo sceriffo e la moschea itinerante / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

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Titolo / Responsabilità: Lo sceriffo e la moschea itinerante / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

Descrizione fisica: installazione : misure variabili

Data:2017

Nota:
  • carta
  • sughero
  • stampato
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Installazione a parete delle pagine del libro d'artista "Lo sceriffo e la moschea itinerante" su lastra in sughero. "Lo sceriffo e la moschea itinerante" vede protagonista la comunità islamica di Treviso. Nasce dalle ricerche condotte da Nicolò Degiorgis per la realizzazione del libro "Hidden Islam" del 2014, dedicato alla mappatura delle comunità islamiche nel Triveneto. Il progetto presentato narra i fatti riguardanti la comunità islamica della città di Treviso dal 2009 al 2011 che formano un racconto audio attraverso immagini e testi tratti dal quotidiano locale "La Tribuna di Treviso". Lo sceriffo e la moschea itinerante mette in relazione due immaginari, evocati nel titolo, che sembrano non incontrarsi: da una parte le scelte politiche dell'allora amministrazione comunale e dall'altra le difficoltà riscontrate dalla comunità islamica della città nel trovare un luogo dove riunirsi e pregare. Accompagna il libro anche una traccia audio accessibile al link: http://www.rorhof.com/books/lo-sceriffo-e-la-moschea-itinerante "Lo sceriffo e la moschea itinerante" è stato pubblicato da Nicolò Degiorgis in occasione del suo progetto di mostra "Hämatli & Patriae" a Museion (16.09.2017 - 14.01.2018).

blue as gold
Bene culturale / Oggetto

blue as gold / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

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Titolo / Responsabilità: blue as gold / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

Descrizione fisica: installazione : misure variabili

Data:2017

Nota:
  • carta
  • stampato
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Installazione a parete delle pagine del libro d'artista "blue as gold" di Nicolò Degiorgis. I viaggi dei migranti attraverso il Mediterraneo sono al centro della riflessione di questo libro. Degiorgis utilizza immagini di barche che trasportano migranti in viaggio verso l'Europa reperite in internet. Adottando un linguaggio dialettico le immagini vengono proposte in positivo, ma anche convertite in negativo in modo che dal colore blu delle acque del mare si ottenga il colore opposto, ovvero un fondo dorato. "blue as gold" è un lavoro nato in occasione della residenza d'artista di Nicolò Degiorgis presso l'Istituto italiano di cultura di Parigi nel 2017 e è stato pubblicato in occasione del suo progetto di mostra "Hämatli & Patriae" a Museion (16.09.2017 - 14.01.2018).

Prison Photography
Bene culturale / Oggetto

Prison Photography / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

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Titolo / Responsabilità: Prison Photography / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

Descrizione fisica: installazione : misure variabili

Data:2017

Nota:
  • carta
  • stampato
  • fotografato (fotografia in bianco e nero)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Installazione a parete delle pagine del libro d'artista "Prison Photography" di Nicolò Degiorgis. "Prison Photography" è un compendio di fotografie in bianco e nero scattate dal 2013 al 2017 dai detenuti carcere di Bolzano durante il corso di fotografia tenuto da Nicolò Degiorgis per la cooperativa alfa beta piccadilly. I vincoli naturalmente imposti al linguaggio fotografico da un luogo isolante come il carcere sono il punto cardine intorno a cui si sviluppa l'intero corso. Diviso in più capitoli dedicati a diversi motivi fotografici, il libro assume un duplice ruolo di riflessione sulla fotografia stessa e di tentativo di evadere dalla monotonia della vita carceraria. Il volume si presenta in formato 24 x 16 cm ed è pensato per funzionare come un blocco: ogni pagina si può strappare per poter creare mostre personalizzate. "Prison Photography" è stato pubblicato da Nicolò Degiorgis in occasione del suo progetto di mostra "Hämatli & Patriae" a Museion (16.09.2017 - 14.01.2018).

PEAK
Bene culturale / Oggetto

PEAK / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

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Titolo / Responsabilità: PEAK / Degiorgis, Nicolò - Rorhof

Descrizione fisica: installazione : misure variabili

Data:2017

Nota:
  • carta
  • stampato (stampa offset)
  • fotografato (fotografia in bianco e nero)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Installazione a parete delle pagine del libro d'artista "PEAK" di Nicolò Degiorgis. La riflessione di questo libro ruota intorno alle Dolomiti quale elemento caratterizzante del paesaggio delle province di Bolzano, Trento e Belluno. Le immagini di cime ("peaks") si susseguono – dal nero assoluto delle vedute in notturna al chiarore abbagliante dei picchi innevati – raccontando il principio di ciclicità che governa la vita delle montagne. "PEAK" è stato pubblicato da Nicolò Degiorgis in occasione del suo progetto di mostra "Hämatli & Patriae" a Museion (16.09.2017 - 14.01.2018).

Energy Free Tree
Immagine / Fotografia

Energy Free Tree / Pettena, Gianni

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Titolo / Responsabilità: Energy Free Tree / Pettena, Gianni

Descrizione fisica: grafica : opera altezza 34 cm - opera larghezza 24 cm

Data:2017

Nota:
  • matita colorata
  • inchiostro
  • carta
  • stampato (serigrafia)
  • colorato
  • disegnato
  • Energy Free Tree, progetto ideato dall'artista Gianni Pettena (Bolzano, 1940) per Museion e inaugurato il 23 novembre 2017, in coincidenza con l'apertura del mercatino di Natale di Bolzano. L'albero, alto più di otto metri e largo quattro, è realizzato interamente con materiali di scarto, come tubi di scappamento, portiere e cofani provenienti da automobili e automezzi destinati alla rottamazione. Riutilizzare materiali di scarto, invece di scartare materiali utilizzati: con la sua opera Pettena mette in atto un rovesciamento. Se gli alberi di natale classici, terminate le feste, finiscono infatti in un centro di raccolta, è proprio attingendo a un centro di smaltimento che Pettena costruisce il suo albero. In questo senso, come recita il titolo, l'albero è energy free, ovvero realizzato senza l'impiego di nuova energia. Questo riflette l'approccio ecologista dell'artista, che per la sua costruzione non ha impiegato ulteriore energia, ma ha sfruttato quella già prodotta per realizzare i vari pezzi delle automobili che la compongono. Nel suo approccio ecologista, Pettena si rifà alle riflessioni dell'architetto americano Richard Buckminster Fuller (1895-1983), che ha conosciuto personalmente, e al dibattito degli anni '50 dal quale è nato l’ambientalismo contemporaneo. "Con Energy Free Tree elementi di scarto tornano in vita per celebrare quel periodo dell’anno che anche nel mondo pagano è considerato di rinascita. Per poter essere utilizzati, i tubi di scappamento sono stati sottoposti ad un particolare processo di pulitura – in questo senso, la realizzazione dell'opera è stata possibile grazie al supporto del gruppo Santini Spa e alla collaborazione con l’Azienda di Soggiorno di Bolzano, di cui siamo molto felici" – così Letizia Ragaglia, direttrice di Museion.
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 1/30 – 30/30 + 5 e.d.a. - Inv. Museion: 1/30 - Serigrafia con interventi a matita colorata e inchiostro con il disegno dell'albero di Natale ideato da Gianni Pettena e presentato a Museion durante il periodo dell'avvento 2017. L'albero è composto da materiali di scarto (tubi di scappamento, portiere e cofani provenienti da automobili e automezzi destinati alla rottamazione). L'edizione è stata realizzata per la vendita presso il Bookshop di Museion in occasione del progetto di Natale 2017 dell'artista Gianni Pettena "Energy Free Tree" (23.11.2017 – 07.01.2018).

You gotta yell in the woods to hear its echo
Bene culturale / Oggetto

You gotta yell in the woods to hear its echo / Trevisani, Luca

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Titolo / Responsabilità: You gotta yell in the woods to hear its echo / Trevisani, Luca

Descrizione fisica: installazione : misure variabili

Data:2017

Nota:
  • colore ad olio
  • legno
  • montato
  • "Sono più di 1800 le tessere in MDF dipinte a mano che compongono la scultura modulare di Luca Trevisani, realizzata per lo spazio di Museion. I colori della scultura si ispirano al camouflage della metro di Berlino, mentre il titolo dell'opera, tratto da un testo dello scrittore austriaco Thomas Bernhard, suggerisce una relazione tra uomo e ambiente. Questa relazione si stabilisce mediante la creazione di uno spazio vivo, abitato sia dallo spettatore sia dalle altre opere in mostra. L'intervento si espande verticalmente e orizzontalmente nello spazio come fosse un organismo vivente, richiamando la propagazione delle muffe, ma anche di un rampicante. Una scultura ossimorica che racchiude leggerezza e solidità, mutevolezza e fissità." (II Flora & animalia / Luca Trevisani in: Degiorgis, Nicolò (ed.) Hämatli & Patriæ, Museion, Humboldt Books, Milano 2017, pag. 75)
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Abstract: Ed. unique - Installazione composta da più di 1800 tessere puzzle in MDF dipinte a mano con colori ad olio.

Atom Spirit
Bene culturale / Oggetto

Atom Spirit / Mayer, Ursula

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Titolo / Responsabilità: Atom Spirit / Mayer, Ursula

Descrizione fisica: media audiovisivo : Video (single screen) durata 17 min - 34 sec

Data:2017

Nota:
  • filmato (film 16 mm)
  • "Atom Spirit è un film in cui Ursula Mayer indaga le ecologie politiche del nostro presente tecno-naturale, allo scopo di rivelare i nostri futuri tecno-naturali condivisi. La narrativa di Atom Spirit sottolinea la necessità di concepire in maniera nuova il nostro rapporto con l’ambiente, con le entità non umane e con noi stessi. Liberandosi delle tassonomie scientifiche e costruendo al loro posto ecologie queer, Atom Spirit diventa un fulcro in cui razza, genere, tecnologia, ecologia e sessualità possono intersecarsi e progredire a formare nuovi modi di stare al mondo. Sfumando il confine tra soggetto e oggetto, umani e animali non umani in un momento della contemporaneità in cui incombe la catastrofe ecologica e si verificano innumerevoli progressi tecnologici, Atom Spirit è popolato da ibridi e si articola sulla nostra necessità di accogliere e portare a ulteriore evoluzione la nostra condizione di ibridi. Il film è ambientato in un futuro prossimo fatto di carestia organica e diversità biotecnologica in aumento, e riguarda il lavoro di un genetista evolutivo (interpretato dall’attrice transgender Valentijn de Hingh), la cui squadra internazionale è incaricata di recuperare il DNA di tutte le forme di vita della giungla di Trinidad e Tobago. Di fronte alla minaccia incombente di un’estinzione di massa, la squadra tenta di creare un’Arca criogenicamente congelata. Attraverso una serie di scene sovrapposte e collegate, seguiamo questi scienziati tra fitta vegetazione e lagune appartate, laboratori antiquati e illegali e comunità LGBTQ clandestine. Il film è girato prevalentemente a Trinidad e Tobago, location che interpreta a sua volta un ruolo nel porre delle domande su post-colonialismo, ecologia e queerness. Con la sua struttura in evoluzione, Atom Spirit abbraccia il mondo della docu-fiction, del cinema sperimentale, dell’arte d’avanguardia e delle discipline biologiche, diventando a sua volta un ibrido fatto di diversi generi cinematografici." (testo tratto dalla mostra "Somatechnics. Transparent travelers and obscure nobodies", Museion, Bolzano, 25.05.2018 - 02.09.2018)
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Abstract: Ed. 1/3 + 2 a.p. - Film 16 mm a colori, con audio, riversato su HD (proiettabile in versione single screen oppure versione a 3 canali).

Menschen ohne Eigenschaften
Immagine / Fotografia

Menschen ohne Eigenschaften / Degiorgis, Nicolò

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Titolo / Responsabilità: Menschen ohne Eigenschaften / Degiorgis, Nicolò

Descrizione fisica: fotografia : à altezza 30 cm - larghezza 20 cm - profondità 2 cm - con cornice à altezza 38 cm - larghezza 25.5 cm - profondità 4 cm

Data:2017

Nota:
  • carta
  • fotografato
  • stampato
  • Fotografie di foto da documenti di defunti sulle lapidi dei diversi cimiteri di Merano, elaborate e straniate digitalmente. Le superfici disintegrate creano lacune e invitano alla riflessione. Nicolò Degiorgis presenta in Menschen ohne Eigenschaften (2017) una serie di diapositive fotografiche che raccontano indirettamente Merano a partire dai volti di chi lì ha vissuto nel passato. L’opera monta in successione primi piani di anonimi volti fotografati nei numerosi cimiteri di Merano, restituendo una storia intima della sua popolazione attraverso le stratificazioni temporali di decenni e secoli, tra lingue, nazionalità e fedi molto diverse tra loro. (Luigi Fassi, in: Chi è ancora austriaco? Una metodologia artistica: storia come interpretazione e comprensione, catalogo della mostra, Merano arte, 2017). Nel 2019 l'opera è stata presentata anche al Palazzo vescovile a Bressanone nell’ambito della mostra “Beauty Case” (curata da Michael Rainer e Thomas Rainer).
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Collage digitale in 4 parti con cornice. Sul verso etichette autoadesive con didascalie stampate e firma d’autore con pennarello nero: “Nicolò Degiorgis, Menschen ohne Eigenschaften, 2017, Digitale Collage, Edition n. 1A, 1B, 1 C, 1D”, “Nicolò Degiorgis”.

Dokument
Bene culturale / Oggetto

Dokument

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Titolo / Responsabilità: Dokument

Descrizione fisica: Dokument : altezza 16.5 cm - larghezza 11.5 cm

Data:2017

Nota:
  • cartoncino

Soggetti: Ausstellung Feier

Luoghi: Merano

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Abstract: 700 Jahre Meran. VS Zielspitze, RS Text: Familie Gobbo hat mit einer Ausstellung an dieser Feier teilgenommen ...

Ereignishorizont
Bene culturale / Oggetto

Ereignishorizont / Seiwald, Luis

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Titolo / Responsabilità: Ereignishorizont / Seiwald, Luis

Descrizione fisica: dipinto : opera altezza 120 cm - larghezza 120 cm - con cornice altezza 122 cm - larghezza 122 cm - profondità 5 cm

Data:2017

Nota:
  • colore acrilico
  • tela
  • dipinto
  • Ogni movimento porta con sé energia. In questo quadro, il credo dell’artista Luis Seiwald di rendere visibile l’energia si manifesta nel movimento circolare, nella struttura galattica che si forma in maniera esplosiva nello spazio centrale. Il “paesaggio dell’anima” è delimitato da strisce di colore orizzontali, ossia da strati di terreno che, con la loro staticità, potenziano il movimento. “Nel mio quadro, nell’orizzonte degli eventi, lo spazio e il tempo si dissolvono, c’è solo un “ora” eterno, un “qui” costante”, scrive l’artista, chiarendo che sta cercando di forzare la realtà per trovarne una nuova, lontana ed esterna al nostro orizzonte di esperienze. (Eva Gratl, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 218)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Paesaggio di anime. L’opera presenta strisce colorate orizzontali in alto e in basso, al centro una struttura bianca a forma ellittica, galattica e dinamica su sfondo chiaro. Sul retro sul quadrante superiore didascalie, data e firma d’autore scritte a mano con pennarello nero: "Ereignishorizont" / 2017 / Acryl auf Leinwand / 120 x 120 cm / Seiwald.

Das Firmament blaut ewig …
Bene culturale / Oggetto

Das Firmament blaut ewig … / Stecher, Christian

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Titolo / Responsabilità: Das Firmament blaut ewig … / Stecher, Christian

Descrizione fisica: dipinto : altezza 200 cm - larghezza 200 cm - profondità 7 cm

Data:2017

Nota:
  • tempera
  • gessetto a pastello
  • legno
  • dipinto
  • Nell’arte c’è una lunga tradizione di colore e forme che si riferiscono a brani musicali. “Qui l’artista dipinge Mahler” (Josef Duregger), alla cui opera Christian Stecher fa un accenno nel titolo citando un passaggio di “Il brindisi dei mali della Terra”. La composizione dell’immagine è chiara, con pennellate chiazzate per il firmamento e, sotto, i toni marroni e verdi che si stagliano dallo sfondo. Con i suoi campi di colore, Christian Stecher crea una realtà diversa, uno spazio che dà vita a un dialogo tra colore e toni con concentrazione e dissoluzione pittorica, lirica e interiorizzata. (Eva Gratl, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 228) L'artista venostano Christian Stecher dipinge Mahler. Quest’anno Christian è rientrato dal Messico con i lavori su Mahler. Ispirato dall’ interessante biografia di Hubert Stuppner “Stazione finale Dobbiaco”, Christian è stato colpito soprattutto dal Canto della Terra, forse perché degli stesso è stato così affascinato dalla grande lirica cinese e continua a trasformare la parola densa e il colore in un’opera artistica globale. Egli definisce la musica di Mahler come “un percorso sulla lama di un coltello”, che può portare sempre a due poli opposti: a un’infantile leggerezza nel passo e a un abissale pessimismo. [...] (Josef Duregger, traduzione Rita Gelmi, in: Alto Adige Festival, Dobbiaco, Centro Culturale Grand Hotel, 2017)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Paesaggio astratto. Il titolo si riferisce al testo "Das Firmament blaut ewig und die Erde wird lange feststeh‘n und aufblüh‘n im Lenz" di Li-Tai Po tratto dal Lied di Gustav Mahler "Vom Jammer der Erde" in "Das Lied von der Erde" (in: Huber Stuppner, Gustav Mahler, Endstation Toblach, Bolzano 2011). In basso a sinistra firma d’autore e data scritte a mano con penna nera: "Ch. Stecher ´17"

Belonging
Bene culturale / Oggetto

Belonging / Steckholzer, Martina

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Titolo / Responsabilità: Belonging / Steckholzer, Martina

Descrizione fisica: dipinto : altezza 140 cm - larghezza 160 cm - profondità 4 cm

Data:2017

Nota:
  • colore
  • tela
  • dipinto
  • Nei suoi dipinti, Martina Steckholzer mostra un atteggiamento empirico, decostruttivo e allo stesso tempo poetico. L’artista si ispira agli spazi dell’arte contemporanea, che prima di tutto documenta con la sua videocamera. Poi astrae il contesto originale con i mezzi della pittura, creando sulle sue tele nuove situazioni visive tra spazio e percezione, mediante tecniche e stili di pittura diversi. “Belonging”, un dipinto geometrico astratto con i colori blu scuro, rosso e argento, fa parte della serie “Die Lauer” (l’agguato), che l’artista ha iniziato nel 2016. (Sabine Gamper, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 230)
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Abstract: dalla serie "Die Lauer". Composizione con superfici geometriche in tre colori (blu scuro, rosso e argento) su tela bianca.

American Series I 122/180
Bene culturale / Oggetto

American Series I 122/180 / Barcheri, Claudia

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Titolo / Responsabilità: American Series I 122/180 / Barcheri, Claudia

Descrizione fisica: disegno (arte) : ciascuno altezza 100 cm - larghezza 70 cm - con cornice altezza 103 cm - larghezza 73 cm - profondità 2.5 cm

Data:2017

Nota:
  • matita
  • inchiostro di china
  • acquerello
  • carta
  • disegnato
  • dipinto
  • Nei suoi lavori, Claudia Barcheri esamina i sistemi di classificazione che rappresentano il mondo strutturato artificialmente e allo stesso tempo sono manipolati da forze creative. Nella sua serie di disegni a china rossa caratterizzati da sistemi di linee e griglie, l’artista affronta il tema dei processi che regolano i sistemi sociali, in cui l’incontrollato e il caotico si scontrano con l’ordinato e lo strutturato. Questi momenti di trasformazione sono allo stesso tempo fonte di ispirazione e obiettivo del suo lavoro artistico. (Eva Gratl, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 34)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Serie composta da 5 disegni. Diagrammi disegnati a matita nei quali sono dipinte barre di diverse lunghezze in toni diversi di rosso.