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× Materiale Immagini / Fotografie

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Silvius Magnago e Rosa Thaler a Villa Lener
Immagine / Fotografia

Silvius Magnago e Rosa Thaler a Villa Lener

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Titolo / Responsabilità: Silvius Magnago e Rosa Thaler a Villa Lener

Descrizione fisica: Foto 270x202

Data:2006

Nota:
  • Silvius Magnago, Rosa Thaler
  • PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - COMUNICAZIONE AL PUBBLICO;
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Abstract: Silvius Magnago mit Rosa Thaler in der Villa Lener, Bozen, Runkelsteinerstrasse Silvius Magnago e Rosa Thaler a Villa Lener, Bolzano, via Castel Roncolo 01/10/2006 - 07/11/2006

Silvius Magnago con Rosa Thaler
Immagine / Fotografia

Silvius Magnago con Rosa Thaler

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Titolo / Responsabilità: Silvius Magnago con Rosa Thaler

Descrizione fisica: Foto 202x150

Data:2006

Nota:
  • Silvius Magnago, Rosa Thaler
  • PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - COMUNICAZIONE AL PUBBLICO;
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Silvius Magnago con Rosa Thaler
Immagine / Fotografia

Silvius Magnago con Rosa Thaler

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Titolo / Responsabilità: Silvius Magnago con Rosa Thaler

Descrizione fisica: Foto 201x150

Data:2006

Nota:
  • Silvius Magnago, Rosa Thaler
  • PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - COMUNICAZIONE AL PUBBLICO;
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Silvius Magnago con Rosa Thaler
Immagine / Fotografia

Silvius Magnago con Rosa Thaler

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Titolo / Responsabilità: Silvius Magnago con Rosa Thaler

Descrizione fisica: Foto 270x202

Data:2006

Nota:
  • Silvius Magnago, Rosa Thaler
  • PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - COMUNICAZIONE AL PUBBLICO;
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Silvius Magnago vicino alla scultura in legno che lo raffigura seduto
Immagine / Fotografia

Silvius Magnago vicino alla scultura in legno che lo raffigura seduto

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Titolo / Responsabilità: Silvius Magnago vicino alla scultura in legno che lo raffigura seduto

Descrizione fisica: Foto 101x154

Data:2006-2007

Nota:
  • Silvius Magnago
  • PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - COMUNICAZIONE AL PUBBLICO;
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Abstract: Neben der Holzskulptur des sitzenden Magnago, um 1999 Vicino alla scultura in legno che lo raffigura seduto, 1999 ca.

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia / Foto-press

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Titolo / Responsabilità: fotografia / Foto-press

Descrizione fisica: fotografia : altezza 150 mm - larghezza 225 mm

Data:2006

Nota:
  • carta fotosensibile
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Meran - Pferderennplatz Untermais - Pferderennen

Salonmeer - Bristol Hotel
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Salonmeer - Bristol Hotel / Hölzl, Elisabeth

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Titolo / Responsabilità: Salonmeer - Bristol Hotel / Hölzl, Elisabeth

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 100 cm - opera larghezza 145 cm

Data:2006

Nota:
  • alluminio
  • stampato (stampa lambda)
  • "Elisabeth Hölzl trae ispirazione da episodi quotidiani dimessi che diventano il punto di partenza del suo lavoro fotografico e filmico. Nelle situazioni catturate, contaminate da ricordi personali e collettivi, elementi irrilevanti ottengono attenzione e visibilità. L’artista meranese si confronta con processi percettivi e cerca di indagare che cosa succede con i frammenti del nostro infinito archivio di immagini - luoghi come metropolitane, stazioni, camere d’albergo, in cui si cela una costante alternanza di presenza/assenza, sono di particolare interesse per la sua ricerca. La serie Bristol Hotel è una documentazione fotografica sull’albergo di lusso di Merano progettato da Marino Meo, inaugurato tra i fasti nel 1954 e frequentato da ospiti illustri dell'alta società italiana o star del cinema come Sofia Loren. Tra il 2005 e il 2007, anno della sua demolizione, Elisabeth Hölzl ha immortalato con il suo obiettivo l'inesorabile degrado in cui versava, il graduale processo di spoliazione e le tracce della presenza umana con una particolare attenzione alle atmosfere luminose." (testo per la mostra EMBASSY GOES CONTEMPORARY - Arte giovane della collezione Museion a Berlino)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 1/3 - Stampa lambda su Dibond con varie file di poltrone coperte da una serie di drappi. Sullo sfondo le vetrate dell'albergo con tende trasparenti, attraverso le quali si intravedono degli alberi.

Wand - Bristol Hotel
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Wand - Bristol Hotel / Hölzl, Elisabeth

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Titolo / Responsabilità: Wand - Bristol Hotel / Hölzl, Elisabeth

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 100 cm - opera larghezza 145 cm

Data:2006

Nota:
  • alluminio
  • stampato (stampa lambda)
  • "Elisabeth Hölzl trae ispirazione da episodi quotidiani dimessi che diventano il punto di partenza del suo lavoro fotografico e filmico. Nelle situazioni catturate, contaminate da ricordi personali e collettivi, elementi irrilevanti ottengono attenzione e visibilità. L’artista meranese si confronta con processi percettivi e cerca di indagare che cosa succede con i frammenti del nostro infinito archivio di immagini - luoghi come metropolitane, stazioni, camere d’albergo, in cui si cela una costante alternanza di presenza/assenza, sono di particolare interesse per la sua ricerca. La serie Bristol Hotel è una documentazione fotografica sull’albergo di lusso di Merano progettato da Marino Meo, inaugurato tra i fasti nel 1954 e frequentato da ospiti illustri dell'alta società italiana o star del cinema come Sofia Loren. Tra il 2005 e il 2007, anno della sua demolizione, Elisabeth Hölzl ha immortalato con il suo obiettivo l'inesorabile degrado in cui versava, il graduale processo di spoliazione e le tracce della presenza umana con una particolare attenzione alle atmosfere luminose." (testo per la mostra EMBASSY GOES CONTEMPORARY - Arte giovane della collezione Museion a Berlino)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 1/3 - Stampa lambda su Dibond con una serie di gocciolature grigie su parete. In basso l'aggancio per un termosifone.

Spiegel - Bristol Hotel
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Spiegel - Bristol Hotel / Hölzl, Elisabeth

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Titolo / Responsabilità: Spiegel - Bristol Hotel / Hölzl, Elisabeth

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 100 cm - opera larghezza 145 cm

Data:2006

Nota:
  • alluminio
  • stampato (stampa lambda)
  • "Elisabeth Hölzl trae ispirazione da episodi quotidiani dimessi che diventano il punto di partenza del suo lavoro fotografico e filmico. Nelle situazioni catturate, contaminate da ricordi personali e collettivi, elementi irrilevanti ottengono attenzione e visibilità. L’artista meranese si confronta con processi percettivi e cerca di indagare che cosa succede con i frammenti del nostro infinito archivio di immagini - luoghi come metropolitane, stazioni, camere d’albergo, in cui si cela una costante alternanza di presenza/assenza, sono di particolare interesse per la sua ricerca. La serie Bristol Hotel è una documentazione fotografica sull’albergo di lusso di Merano progettato da Marino Meo, inaugurato tra i fasti nel 1954 e frequentato da ospiti illustri dell'alta società italiana o star del cinema come Sofia Loren. Tra il 2005 e il 2007, anno della sua demolizione, Elisabeth Hölzl ha immortalato con il suo obiettivo l'inesorabile degrado in cui versava, il graduale processo di spoliazione e le tracce della presenza umana con una particolare attenzione alle atmosfere luminose." (testo per la mostra EMBASSY GOES CONTEMPORARY - Arte giovane della collezione Museion a Berlino)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 1/3 - Stampa lambda su Dibond con uno specchio incorniciato in vetro. Un drappo appeso copre la parte inferiore dello specchio.

Selfportrait of you + me (Ingrid Bergman)
Immagine / Fotografia

Selfportrait of you + me (Ingrid Bergman) / Gordon, Douglas

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Titolo / Responsabilità: Selfportrait of you + me (Ingrid Bergman) / Gordon, Douglas

Descrizione fisica: fotografia : cornice altezza 55.5 cm - cornice larghezza 51.5 cm - cornice profondità 6 cm - dettaglio altezza 23 cm - dettaglio larghezza 19 cm

Data:2006

Nota:
  • carta
  • specchio
  • fotografato (fotografia in bianco e nero)
  • "Giocando con la memoria collettiva, con i simboli della cultura pop e con tutto quello che l’universo del cinema alimenta e al contempo costituisce l’immaginario collettivo, l’artista inglese Douglas Gordon manipola e rielabora spesso le immagini di film celebri per indagare i codici dell’immagine in movimento. Spesso affronta immagini iconiche e/o immagini popolari per conferire loro un nuovo status e per rivelarne aspetti precedentemente negletti. La sua pratica artistica è costellata da straniamenti, dilatazioni temporali e ripetizioni che attirano l’attenzione sull’effettiva costruzione di cose o idee. Così nella nota Hollywood Blind Stars Series l’artista manipola fotografie esistenti di stelle del cinema degli anni ’50 e ’60, che acquista o trova su internet, privando i volti di occhi e bocca attraverso tagli o bruciature. Le immagini vengono in seguito montate su cartoncino o su una superficie specchiante, che destabilizza la visione di chi guarda e al contempo anche lo sguardo quasi familiare o adorante nei confronti delle icone di Hollywood. In questo caso si tratta del ritratto fotografico dell’attrice svedese Ingrid Bergman." (Mostra "La forza della fotografia. Opere dalla Collezione Museion", Museion, 25.11.2016 – 17.09.2017)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: unique work - Fotografia in bianco e nero dell'attrice Ingrid Bergman con gli occhi e la bocca bruciati su specchio.

Let's Be Honest, The Weather Helped
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Let's Be Honest, The Weather Helped / Raad, Walid - The Atlas Group

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Titolo / Responsabilità: Let's Be Honest, The Weather Helped / Raad, Walid - The Atlas Group

Descrizione fisica: fotografia : opera (cad.) altezza 45 cm - opera (cad.) larghezza 72 cm - cornice (cad.) altezza 47.5 cm - cornice (cad.) larghezza 73.5 cm - cornice (cad.) profondità 4 cm

Data:2006

Nota:
  • carta fotosensibile
  • fotografato
  • "Come molte altre persone a Beirut, nei primi anni Ottanta, ho collezionato pallottole e schegge di bombe. Correvo in strada dopo una notte o una giornata di bombardamenti a staccare pallottole da muri, auto e alberi. Tenevo appunto precisi su dove avevo trovato ciascuna pallottola, fotografavo il luogo del ritrovamento e incollavo bollini colorati sui fori dei proiettili nelle foto in bianco e ero. Il colore dei bollini corrispondeva alle straordianrie sfumature che trovavo sulle punte delle pallottole. I colori seguivano anche un codice ben preciso ideato dai fabbricanti dei diversi paesi per contrassegnare cartucce e bossoli. Con gli anni, e per completare la mia collezione, ho acquistato altre pallottole da alcuni venditori ambulanti, cercando di mettere insieme l'intero spettro dei colori che decoravano le punte delle cartucce 7.62243 mm usate per gli AK-47 o delle 5.45245 mm usate per gli M-16. Mi ci sono voluti venticinque anni per rendermi conto che nei miei taccuini avevo catalogato i ventitré paesi che avevano armato o venduto munizioni ai diversi eserciti o milizie che avevano combattuto le guerre del Libano, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Arabia Saudita, Israele, Francia, Svizzera, Cina, Finlandia, Germania, Grecia, Egitto, Belgio, Libia, Venezuela, Romania, Italia e Iraq." (Museion, Squardo periferico & corpo collettivo, S. 78) "I lavori di Walid Raad (Chbanieh, Libano, 1967) analizzano la rappresentazione della guerra e altri eventi traumatici con film, video e fotografie. L'artista è noto per aver fondato “The Atlas Group”, una fondazione che documenta la storia contemporanea libanese con l'intento preciso di mescolare fatti e ricostruzioni e di interrogare incessantemente i principi di autenticità e paternità di un'immagine. Nella serie Let's Be Honest, The Weather Helped (2006), Raad ha raccolto pallottole e schegge di bombe a Beirut per poi documentare meticolosamente i colori dei proiettili e i luoghi di ritrovamento. I colori dei cerchi apposti sulle fotografie in bianco e nero corrispondono a quelli delle punte delle pallottole, che servono ad identificare i paesi produttori. I 17 lavori in mostra non solo corrispondono ad una sorta di mappatura della guerra a Beirut, ma contengono anche una sottile denuncia nei confronti di tutti paesi che hanno rifornito il Libano di armi." (Museion, NEW ENTRIES!, pag.17-18)
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Abstract: Ed. 7/7 - Serie di 17 fotografie a colori rappresentanti ciascuna l'immagine scansionata di un libro aperto. Le pagine aperte mostrano una fotografia in bianco e nero sulla quale sono stati incollati vari punti colorati di varie dimensioni. Accanto alle foto sono presenti vari disegni e scritte. I punti colorati marcano i buchi provocati da munizioni vendute da vari Paesi esteri ad eserciti o milizie coinvolti nei combattimenti delle guerre nel Libano.

MEDIA ALERT - UNITED NATIONS. S-226, New York
Immagine / Fotografia

MEDIA ALERT - UNITED NATIONS. S-226, New York / Menanteau, Olivier

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Titolo / Responsabilità: MEDIA ALERT - UNITED NATIONS. S-226, New York / Menanteau, Olivier

Descrizione fisica: fotografia : foto (cad.) altezza 80 cm - foto (cad.) larghezza 120 cm - cornice (cad.) altezza 83 cm - cornice (cad.) larghezza 124 cm - cornice (cad.) profondità 4.5 cm - documenti (misure variabili)

Data:2006-2008

Nota:
  • carta fotosensibile
  • carta
  • stampato (stampa lambda)
  • stampato
  • "Io solitamente lavoro a due emblematici quartieri generali delle Nazioni Unite: in sala stampa e nei locali del Consiglio di sicurezza. Questi sono i luoghi nei quali la stampa internazionale ha accesso. Le leggende delle foto riproducono i rispettivi testi dal titolo MEDIA ALERT preparati ogni mattina e rilasciati ai corrispondenti. Ogni foto corrisponde ad una foto del sito internet: http://www.un.org/webcast/2006b.html. Questi luoghi sono quotidianamente aperti e trasmessi su BBC News, CNN, Aljazeera... La serie fotografica mostra il lavoro quotidiano dei più accreditati incontri internazionali delle Nazioni Unite, incontri tra esperti e politici trasmessi in tutto il mondo. Vediamo gli espedienti con i quali le autorità presentano le loro funzioni alla stampa presente. Le Nazioni Unite sono diventate un importante strumento di comunicazione e d'autorità per tutte le nazioni, grandi e piccole. Uno strumento al servizio di capi di Stato, governi, associazioni e singoli individui, che si avvale dei mezzi di comunicazione per legittimare le loro cause. Questa serie fotografica tenta di illustrare la fragilità ed i limiti di un processo complesso che riproduce gli strumenti del potere delle tradizionali, gerarchie occidentali e del colonialismo." Olivier Menanteau, 2008
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 2/6 - La serie fotografica mostra vari addetti stampa e giornalisti all'interno della sede principale delle Nazioni Unite a New York più breve testo sottostante. L'opera viene completata da vari documenti: - un foglio d'istruzioni dell'artista, - tre fogli originali A4, - una stampa laser su carta fotosensibile A3 con vari livescreens, - un foglio con stampa in bianco e nero (60 cm x 42 cm), - una stampa a colori su carta A4 incollata su Forex. I documenti vanno esposti sotto vetro o appesi ad un muro difronte alle fotografie, oppure accanto all'entrata della sala.

Period V
Immagine / Fotografia

Period V / Muholi, Zanele

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Titolo / Responsabilità: Period V / Muholi, Zanele

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 60 cm - opera larghezza 47.4 cm - riquadro altezza 50 cm - riquadro larghezza 37.4 cm

Data:2006

Nota:
  • carta fotosensibile
  • stampato (stampa lambda)
  • Le fotografie di Zanele Muholi si confrontano con situazioni di vita domestica e sociale in Sudafrica, ma spesso trattengono anche momenti privati giudicati generalmente inguardabili o tabù. In quanto attivista lesbica sudafricana di colore, Zanele Muholi trattiene con il suo obiettivo prevalentemente aspetti delle comunità omosessuali e transgender. Le donne lesbiche di colore in Sudafrica sono continuamente oggetto di attacchi e di violenze: lo sguardo di Zanele Muholi non solo contribuisce a modificare i cliché a cui sono soggette le donne da lei fotografate, ma costituisce anche una nuova sfida all’interno della tradizione del ritratto nella fotografia sudafricana. I suoi scatti, infatti, presentano il corpo femminile di colore con un’intimità inedita, che abolisce la nozione di privato. Sono immagini dall’atteggiamento distaccato e insieme partecipato nei confronti dei soggetti protagonisti che ricorda il termine di “partecipazione alienata” impiegato per le immagini di Diane Arbus." (Mostra "La forza della fotografia. Opere dalla Collezione Museion", Museion, 25.11.2016 – 17.09.2017)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 4/8 - Stampa lambda su carta fotosensibile raffigurante un flusso di sangue in direzione di uno scolo.

Period I
Immagine / Fotografia

Period I / Muholi, Zanele

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Titolo / Responsabilità: Period I / Muholi, Zanele

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 60.2 cm - opera larghezza 47.5 cm - riquadro altezza 50 cm - riquadro larghezza 37.4 cm

Data:2006

Nota:
  • carta fotosensibile
  • stampato (stampa lambda)
  • Le fotografie di Zanele Muholi si confrontano con situazioni di vita domestica e sociale in Sudafrica, ma spesso trattengono anche momenti privati giudicati generalmente inguardabili o tabù. In quanto attivista lesbica sudafricana di colore, Zanele Muholi trattiene con il suo obiettivo prevalentemente aspetti delle comunità omosessuali e transgender. Le donne lesbiche di colore in Sudafrica sono continuamente oggetto di attacchi e di violenze: lo sguardo di Zanele Muholi non solo contribuisce a modificare i cliché a cui sono soggette le donne da lei fotografate, ma costituisce anche una nuova sfida all’interno della tradizione del ritratto nella fotografia sudafricana. I suoi scatti, infatti, presentano il corpo femminile di colore con un’intimità inedita, che abolisce la nozione di privato. Sono immagini dall’atteggiamento distaccato e insieme partecipato nei confronti dei soggetti protagonisti che ricorda il termine di “partecipazione alienata” impiegato per le immagini di Diane Arbus." (Mostra "La forza della fotografia. Opere dalla Collezione Museion", Museion, 25.11.2016 – 17.09.2017)
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Abstract: Ed. 4/8 - Stampa lambda su carta fotosensibile raffigurante una donna sfocata vista dall'alto; a terra, tra i piedi, ha un assorbente femminile usato.

Untitled
Immagine / Fotografia

Untitled / Muholi, Zanele

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Titolo / Responsabilità: Untitled / Muholi, Zanele

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 66 cm - opera larghezza 84 cm - cornice altezza 68.5 cm - cornice altezza 86 cm - cornice profondità 1.3 cm

Data:2006

Nota:
  • carta fotosensibile
  • stampato (stampa lambda)
  • Le fotografie di Zanele Muholi si confrontano con situazioni di vita domestica e sociale in Sudafrica, ma spesso trattengono anche momenti privati giudicati generalmente inguardabili o tabù. In quanto attivista lesbica sudafricana di colore, Zanele Muholi trattiene con il suo obiettivo prevalentemente aspetti delle comunità omosessuali e transgender. Le donne lesbiche di colore in Sudafrica sono continuamente oggetto di attacchi e di violenze: lo sguardo di Zanele Muholi non solo contribuisce a modificare i cliché a cui sono soggette le donne da lei fotografate, ma costituisce anche una nuova sfida all’interno della tradizione del ritratto nella fotografia sudafricana. I suoi scatti, infatti, presentano il corpo femminile di colore con un’intimità inedita, che abolisce la nozione di privato. Sono immagini dall’atteggiamento distaccato e insieme partecipato nei confronti dei soggetti protagonisti che ricorda il termine di “partecipazione alienata” impiegato per le immagini di Diane Arbus." (Mostra "La forza della fotografia. Opere dalla Collezione Museion", Museion, 25.11.2016 – 17.09.2017)
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Abstract: Ed. 4/8 - Stampa lambda su carta fotosensibile raffigurante radici e parti di tronco di un albero.

Soul
Immagine / Fotografia

Soul / Muholi, Zanele

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Titolo / Responsabilità: Soul / Muholi, Zanele

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 34.8 cm - opera larghezza 34.8 cm - cornice altezza 43.5 cm - cornice larghezza 43.5 cm - cornice profondità 1.3 cm

Data:2006

Nota:
  • carta fotosensibile
  • fotografato
  • Le fotografie di Zanele Muholi si confrontano con situazioni di vita domestica e sociale in Sudafrica, ma spesso trattengono anche momenti privati giudicati generalmente inguardabili o tabù. In quanto attivista lesbica sudafricana di colore, Zanele Muholi trattiene con il suo obiettivo prevalentemente aspetti delle comunità omosessuali e transgender. Le donne lesbiche di colore in Sudafrica sono continuamente oggetto di attacchi e di violenze: lo sguardo di Zanele Muholi non solo contribuisce a modificare i cliché a cui sono soggette le donne da lei fotografate, ma costituisce anche una nuova sfida all’interno della tradizione del ritratto nella fotografia sudafricana. I suoi scatti, infatti, presentano il corpo femminile di colore con un’intimità inedita, che abolisce la nozione di privato. Sono immagini dall’atteggiamento distaccato e insieme partecipato nei confronti dei soggetti protagonisti che ricorda il termine di “partecipazione alienata” impiegato per le immagini di Diane Arbus." (Mostra "La forza della fotografia. Opere dalla Collezione Museion", Museion, 25.11.2016 – 17.09.2017)
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Abstract: Ed. 4/8 - Stampa alla gelatina d'argento su carta fotosensibile raffigurante un organo genitale femminile.

Isiko
Immagine / Fotografia

Isiko / Muholi, Zanele

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Titolo / Responsabilità: Isiko / Muholi, Zanele

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 74 cm - opera larghezza 50 cm - cornice altezza 91 cm - cornice larghezza 65.5 cm - cornice profondità 1.3 cm

Data:2006

Nota:
  • carta fotosensibile
  • fotografato
  • Le fotografie di Zanele Muholi si confrontano con situazioni di vita domestica e sociale in Sudafrica, ma spesso trattengono anche momenti privati giudicati generalmente inguardabili o tabù. In quanto attivista lesbica sudafricana di colore, Zanele Muholi trattiene con il suo obiettivo prevalentemente aspetti delle comunità omosessuali e transgender. Le donne lesbiche di colore in Sudafrica sono continuamente oggetto di attacchi e di violenze: lo sguardo di Zanele Muholi non solo contribuisce a modificare i cliché a cui sono soggette le donne da lei fotografate, ma costituisce anche una nuova sfida all’interno della tradizione del ritratto nella fotografia sudafricana. I suoi scatti, infatti, presentano il corpo femminile di colore con un’intimità inedita, che abolisce la nozione di privato. Sono immagini dall’atteggiamento distaccato e insieme partecipato nei confronti dei soggetti protagonisti che ricorda il termine di “partecipazione alienata” impiegato per le immagini di Diane Arbus." (Mostra "La forza della fotografia. Opere dalla Collezione Museion", Museion, 25.11.2016 – 17.09.2017)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 4/8 - Stampa alla gelatina d'argento su carta fotosensibile raffigurante due donne in una steppa. Una ragazza é coperta da profilattici gonfiati ad aria, l'altra è vestita con un reggiseno bianco ed una gonna.

Bolzano Edition
Immagine / Fotografia

Bolzano Edition / Horn, Roni

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Titolo / Responsabilità: Bolzano Edition / Horn, Roni

Descrizione fisica: grafica : opera altezza 50 cm - opera larghezza 100 cm - cornice altezza 54 cm - cornice larghezza 104 cm - cornice profondità 1.3 cm

Data:2006

Nota:
  • carta
  • stampato (stampa lambda)
  • L'artista Roni Horn utilizza nei suoi lavori diversi media tra cui i più importanti sono la scultura, spesso abbinata a testi letterari, e la fotografia. Una tematica particolarmente sentita dall’artista, che nel 2009 ebbe una grande mostre retrospettiva alla Tate Modern di Londra e al Whitney Museum of American Art di New York, è invece quella della natura volubile delle identità. Con l’uso di coppie di immagini o oggetti e grazie al gioco di differenze e analogie di immagini di uomini e animali, l'artista suscita nell'osservatore fascino e al contempo disorientamento. Egli può infatti entrare in contatto con queste diverse individualità ma anche sentirsi estraniato. Le sequenze fotografiche di Roni Horn invitano l’osservatore a prendere parte a questi dialoghi. Una di queste serie venne prodotta dall'artista nel 2006 in occasione della sua mostra presso Museion. L'edizione consiste infatti in una composizione di 18 immagini che rappresentano teste di diversi uccelli e visi di una ragazzo e una ragazza (la nipote dell'artista) ritratti in diverse espressioni. L'insieme potrebbe essere interpretato come minimalismo comico in ambito fotografico.
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 1/25 - 25/25 + 5 E.A. - Inv. Museion: 1/25 - Stampa lambda su carta con 18 (6 x 3) riquadri contenenti ciascuno una fotografia di un uccello oppure della nipote dell'artista Georgia Loy o di un ragazzo biondo in varie posizioni. L'edizione è stata realizzata per la vendita presso il Bookshop di Museion in occasione della mostra di Museion "Roni Horn. Angie and Emily Dickinson" del 2006.

Sani Pass, Lesotho - Landscape
Immagine / Fotografia

Sani Pass, Lesotho - Landscape / Mofokeng, Santu

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Titolo / Responsabilità: Sani Pass, Lesotho - Landscape / Mofokeng, Santu

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 38 cm - opera larghezza 57 cm - cornice altezza 39.6 cm - cornice larghezza 58.8 cm

Data:2006

Nota:
  • carta baritata
  • fotografato (fotografia in bianco e nero)
  • "Attraverso le sue fotografie di paesaggi e di eventi connessi con l'orrore in Sudafrica, Namibia, Polonia e Germania, Mofokeng situa il Sudafrica in un contesto globale del trauma e della memoria di traumi. [...] Mofokeng usa le sue serie fotografiche per negoziare traumi ed amnesie in Sud Africa come in Europa, discostandosi dalle questioni convenzionali per includere ulteriori informazioni all'interno del paesaggio e l'archivio. In tal modo, egli cerca di elaborare la storia e la memoria e di riscrivere rapporti storici di potere. L'indagine di Mofokeng sulla spiritualità, un interesse presente durante tutta la sua opera fotografica, lo distingue inoltre dai fotografi puramente documentari."
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 1/5 + 2 a.p. - Fotografia in bianco e nero su carta baritata di uno scorcio di paesaggio del valico Sani Pass tra il Lesotho ed il Sudafrica.

Journal (Paris)
Immagine / Fotografia

Journal (Paris) / Balestrini, Nanni

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Titolo / Responsabilità: Journal (Paris) / Balestrini, Nanni

Descrizione fisica: grafica : opera (cad.) altezza 26.5 cm - opera (cad.) larghezza 26.5 cm

Data:2006

Nota:
  • carta
  • cartoncino
  • stampato
  • ritagliato
  • incollato (Collage)
  • "Spezzando le frasi e anche le parole, accostandole in modi apparentemente arbitrari, voglio arrivare a far scaturire un significato più profondo, irrazionale, che generi emozioni mentali, come fanno la musica e la pittura, non ragionamenti […]" (Nanni Balestrini)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Serie composta da 6 collage di carta da giornale (quotidiani in lingua francese) su cartoncino bianco. Al centro di ciascun'opera una composizione di ritagli di giornale con testi e immagini varie. Accanto la data di ciascun quotidiano usato per i 6 collage: da "LUNDI 6 MARS 2006" a "SAMEDI 11 ET DIMANCHE 12 MARS 2006".