Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Lingue er#
Includi: tutti i seguenti filtri
× Data 2020
× Materiale Immagini / Fotografie

Trovati 55 documenti.

Mostra parametri
#1#2#3#4 Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta
Immagine / Fotografia

#1#2#3#4 Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta / Corrent, Claudia

Logo

Titolo / Responsabilità: #1#2#3#4 Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta / Corrent, Claudia

Descrizione fisica: fotografia : cornice (cad.) altezza 48 cm - cornice (cad.) larghezza 63 cm - cornice (cad.) profondità 3.5 cm

Data:2020

Nota:
  • carta fotosensibile
  • stampato (xerografia)
  • fotografato
  • "… La famosa frase di S. Agostino - io so cos’è il tempo, ma quando me lo chiedono non so spiegarlo - rappresenta bene la difficoltà di capirne lo scorrere. Nella fotografia è chiara la volontà di immortalare qualcosa che è impossibile fermare. Ogni fotografia è un memento mori e fare fotografie vuol dire partecipare alla vulnerabilità e alla mortalità, isolando un momento e attestando la finitudine dell’uomo. In queste mie immagini d’archivio, acquisite con uno scanner, tento di rappresentare il fluire del tempo. Sono immagini di famiglia appartenenti ad un archivio che mi è stato regalato. Con un consapevole movimento dello scanner acquisiscono altre forme nelle quali si crea un’immagine completamente nuova. I ritratti e il paesaggio ne escono trasformati, i volti diventano fluidi e in divenire dentro un tempo ciclico che si ripete. Esattamente come succede alla fotografia originale che è stata mossa e fatta tornare indietro sulla parete del mio scanner. Così nel mio lavoro l’immagine acquista nuovi significati e partecipa all’idea di rappresentare solo una parte del reale. Delle fotografie, in fin dei conti, bisogna sempre dubitare…”. Perché le immagini ci tocchino veramente - afferma Didi-Hubermann - bisogna che non siano più quella rassicurante farmacia che la bellezza falsamente promette. Perché le immagini ci divorino, bisogna che noi le guardiamo come guarderemo uno sciame di mosche che si avvicina: un ronzio visivo che circonda la nostra stessa vocazione a decomporci." (Premio Piero Siena 2022)
Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Ed. 1/10 - Xerografia digitale, stampa fine art su carta Moab Entrada Rag Natural (4 parti). Si tratta di 4 vecchie immagini di famiglia, che l'artista ha elaborato tramite scanner creando nuove immagini completamente trasformate e fluide. In questo modo l'artista tenta di rappresentare il fluire del tempo. L'opera è entrata a far parte della collezione di Museion in quanto l'artista è risultata vincitrice (terzo premio) della prima edizione del "Premio Piero Siena 2022" promosso dall’Ufficio Cultura della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano.

Archifictions of Ekstasis (Las Vegas)
Immagine / Fotografia

Archifictions of Ekstasis (Las Vegas) / Ferrari, Karin

Logo

Titolo / Responsabilità: Archifictions of Ekstasis (Las Vegas) / Ferrari, Karin

Descrizione fisica: fotografia : altezza 80 cm - larghezza 60 cm - con cornice altezza 81 cm - larghezza 61 cm - profondità 3 cm

Data:2020

Nota:
  • alluminio
  • fotografato
  • stampato (digitale)
  • […] Karin Ferrari imitiert die Prinzipien, die Verschwörungstheorien in Anschlag bringen: den Generalverdacht, der sich am kleinen Detail nährt, um das Vertrauen in die eigene Urteilskraft zu unterhöhlen. Was ihre Projekte so wertvoll macht: Dies geschieht in künstlerischer Aufarbeitung und nach geduldiger Recherche. Ferrari nennt ihre Kunst eine “abgedrehte Ikonologie”. Die Welt der malignen Gedanken kehrt darin wieder, allerdings nicht als Fortsetzung der Verschwörung, sondern in einer Schubumkehr, als Mimikry und gewiefte Kunst. (Thomas Trummer, Direktor des Kunsthauses Bregenz, in "Mysterious New York", anlässlich der Verleihung des Kunstpreises der Stadt Innsbruck 2020 an Karin Ferrari, Bregenz, 16. Dezember 2020) Die Werke entstanden im Zuge meiner künstlerischen Auseinandersetzung mit pseudo-sakraler Architektur. Dieses Architekturphänomen fiel mir zum ersten Mal 2018 bei einer Recherchereise in Bali auf. Wie vielen anderen westlichen Touristinnen und Touristen schien es mir bisweilen unmöglich, im traditionellen balinesischen Wohnbau zwischen sakralen und profanen Gebäuden zu unterscheiden. […] Überall auf der Welt gibt es Imitationen sakraler Architektur und mythologischer Themen in der Gestaltung von Gebäuden wie Casinos, Freizeitanlagen, Banken und Hotels. Während dies schnell als Kitsch oder postmoderne Perversionen abgetan werden kann, führt eine genauere Betrachtung dieses allgegenwärtigen Phänomens auch zu einer Reihe von Fragen zu unserer gebauten Umwelt. Welche überirdischen Sehnsüchte und utopischen Fantasien manifestieren sich hier und warum? Nach dem Erlebnis in Bali reiste ich mit dem Moped durch Südostasien und dokumentierte Hotelanlagen, die sakrale Bauelemente zitieren. Das Werk „RENAISSANCE (Kuala Lumpur)“ basiert auf einem Foto, das ich vom Hoteleingang des Hotels Renaissance in Kuala Lumpur geschossen habe. Das Motiv in „ARCHIFICTION OF EKSTASIS (Las Vegas)“ ist eine abfotografierte und digital überarbeitete Abbildung aus dem Buch „Learning from Las Vegas“. Man kann noch die Wölbung der Seite im Bund erkennen. „Learning from Las Vegas“ (1972) ist ein Klassiker von Robert Venturi, der die Postmoderne aufbereitet und das Verständnis des Symbolischen in der Architektur erneuert hat. Es überrascht nicht, dass pseudo-sakrale und fantastische Architektur – ein globales Phänomen – besonders stark in den USA ausgeprägt ist. So weitete ich im folgenden Jahr meine künstlerische Forschung auf die USA aus. Im März 2020 in New York zu sein, um Architektur zu studieren, war eine ganz besondere Zeit. Als sich die Metropole während des Lockdowns zu Beginn des Covid-19 Ausbruchs entleerte, konnte ich die Stadt zum ersten Mal wirklich sehen. In Manhattan fiel mir auf den Dächern der Hochhäuser ein besonderes architektonisches Phänomen auf: Nützliche Anbauten für die Infrastruktur wie Aufzugsschächte und Wassertanks oder mehrstöckige Penthouse-Einheiten, die tatsächlich wie Kultstätten aussehen, ragen aus vielen New Yorker Wolkenkratzern empor. Ich dokumentierte diese Strukturen und es entstand das Buch „Rooftop Temples of New York City“, das 2021 im Verlag für moderne Kunst erschienen ist. […] (Karin Ferrari, 2021)
Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Foto n° 1 dalla serie in più parti “Archi_Fictions of Ecstasy”. Fotografia a colori, elaborazione digitale e stampa diretta su Alu-Dibond Butlerfinish (metallo), in Artbox. Ed. 2/5 + 1 AP. Sul verso didascalia a mano e firma d’autore: “ARCHIFICTION OF EKSTASIS [LAS VEGAS], 2/6, 2020, Karin Ferrari”.

Befreiung Sasmujel 02
Immagine / Fotografia

Befreiung Sasmujel 02 / Kostner, Hubert - Schgaguler, Martin

Logo

Titolo / Responsabilità: Befreiung Sasmujel 02 / Kostner, Hubert - Schgaguler, Martin

Descrizione fisica: fotografia : altezza 105 cm - larghezza 91 cm - con cornice altezza 107.5 cm - larghezza 94 cm - profondità 4 cm

Data:2020

Nota:
  • carta
  • fotografato
  • stampato (stampa a pigmenti)
  • La prima scalata del Sassolungo avvenne da parte dell’alpinista austriaco Paul Grohmann e due guide alpine il 13 agosto del 1869 e fu un evento sensazionale. A 150 anni di distanza questa pietra miliare dell’alpinismo venne celebrata con un evento di arte, musica e performance all’insegna del contemporaneo nell’ambito del festival culturale Transart 2019. Nel suo progetto l’artista Hubert Kostner è andato a fondo del concetto dell’“essere legato” e ha “legato” a sua volta nel mezzo dell’anfiteatro roccioso del Sassolungo, a 2400 m sopra il livello del mare, una roccia solitaria con 10500 metri di corde da arrampicata. Il masso dalla superficie dura e ruvida si è rivestita di una seconda pelle, una nuova superficie morbida che prestò il nome al progetto – Sasmujel in ladino significa “pietra morbida”. Per la durata di un anno, dall’estate del 2019 all’estate del 2020, Sasmujel era visibile come una piccola macchia di colore, adagiata nel letto, anche di neve, del massiccio del Sassolungo. In un atto di liberazione nell’estate 2020 l’artista ha liberato la pietra dalle corde e ha lasciato il luogo così come l’ha trovato. Cosa rimane? Rimangono le fotografie di Martin Schgaguler: immagini in alta risoluzione del Sasmujel e dell’atto di liberazione. Mostrano in grande formato la forza espansiva delle montagne e l’intervento in esse limitato nel tempo e nello spazio. (Comunicato stampa Transart 2019, Hubert Kostner 2021)
Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: fotografia n° 2 dalla serie in x parti "Befreiung Sasmujel" (liberazione del Sasmujel), Ed. 1/3 + 2 AP. Progetto realizzato nell’ambito del festival di cultura contemporanea Transart 2019 nell’arena rocciosa del Sassolungo insieme al fotografo Martin Schgaguler. Firme d’autore in basso a destra e sul retro con penna nera su un’ettichetta con le didascalie: “Schgaguler, Hubert Kostner”.

In between / Die Zukunft gehört uns nicht
Immagine / Fotografia

In between / Die Zukunft gehört uns nicht / Mayer, Linda Jasmin

Logo

Titolo / Responsabilità: In between / Die Zukunft gehört uns nicht / Mayer, Linda Jasmin

Descrizione fisica: fotografia : altezza 75 cm - larghezza 100 cm - con cornice altezza 77 cm - larghezza 102 cm - profondità cm

Data:2020

Nota:
  • alluminio
  • fotografato
  • stampato (stampa a getto d'inchiostro)
  • Die Arbeit ‘In between Die Zukunft gehört uns nicht‘ von Linda Jasmin Mayer ist während eines dreimonatigen Residency-Aufenthalts an der Cité International des Arts in Paris entstanden. Begleitet von einem sozialen Lockdown, der sich in jenen Monaten durch ganz Europa zieht, findet sich das Künstlerpaar Linda Jasmin Mayer und Sebastian Kubalka mit einem 50 qm großen und in Bienenwachs getränktem Baumwolltuch in Paris wieder. Ursprünglich sollten aus dem Tuch Kostüme entstehen, die mit Menschen in den Straßen von Paris interagieren. Doch die Straßen von Paris sind leer. Das Künstlerpaar reagiert auf die Situation: Das Tuch wird verwandelt, in einen Löwen, Hund, Vorhang, fungiert als Leinwand und als Raumteiler ihrer Wohnung. Das Tuch ist demnach ein Ding, welches durch seine spezifische Stellung innerhalb eines Gefüges den entscheidenden Unterschied macht, die Dinge in Bewegung bringt und zu einer ausschlaggebenden Kraft wird. Das Tuch ist im Sinne von Jane Bennett’s Vibrant Matter (Lebhafte Materie) nicht als passives Objekt zu betrachten, sondern als Aktant in einem Gefüge. Eine der wenigen Gefährtinnen, denen Linda und Sebastian während ihrer Residency begegnen, ist die finnische Künstlerin Kristina Sedlerova-Villanen. Die Arbeit ‘In between Die Zukunft gehört uns nicht‘ zeigt den Frauenkörper von Kristina. Eingehüllt im Bienenwachskostüm verschmilzt der menschliche Körper mit Findlingen im Wald von Fontainebleau. Eine Begegnung zwischen Menschlichem und Nicht-Menschlichem, dieser ‘lebhaften, vitalen, energischen, vibrierenden, schwingenden, flüchtigen Materie‘, in einem Gefüge. (Simone Mair, Kuratorin, BAU. Auszug aus der Eröffnungsrede zur Ausstellung L'AVENIR NOUS APPARTIENT L'AVENIR NE NOUS APPARTIENT PAS von Linda Jasmin Mayer und Sebastian Kulbaka, 30.07.-04.09.2021, Galerie Prisma, Bozen.)
Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: fotografia, Ed. 3 + 1 AP. Raffigurazione di una donna avvolta da un panno di cera tra due massi eratici in un bosco. Sul retro scritto a mano con pennarello nero: "In between / Die Zukunft gehört uns nicht / 3 + 1 AP / 2020 / Linda J. Mayer".

Renaissance (Kuala Lumpur)
Immagine / Fotografia

Renaissance (Kuala Lumpur) / Ferrari, Karin

Logo

Titolo / Responsabilità: Renaissance (Kuala Lumpur) / Ferrari, Karin

Descrizione fisica: fotografia : altezza 80 cm - larghezza 60 cm - con cornice altezza 81 cm - larghezza 61 cm - profondità 3 cm

Data:2020

Nota:
  • alluminio
  • fotografato
  • stampato (digitale)
  • […] Karin Ferrari imitiert die Prinzipien, die Verschwörungstheorien in Anschlag bringen: den Generalverdacht, der sich am kleinen Detail nährt, um das Vertrauen in die eigene Urteilskraft zu unterhöhlen. Was ihre Projekte so wertvoll macht: Dies geschieht in künstlerischer Aufarbeitung und nach geduldiger Recherche. Ferrari nennt ihre Kunst eine “abgedrehte Ikonologie”. Die Welt der malignen Gedanken kehrt darin wieder, allerdings nicht als Fortsetzung der Verschwörung, sondern in einer Schubumkehr, als Mimikry und gewiefte Kunst. (Thomas Trummer, Direktor des Kunsthauses Bregenz, in "Mysterious New York", anlässlich der Verleihung des Kunstpreises der Stadt Innsbruck 2020 an Karin Ferrari, Bregenz, 16. Dezember 2020) Die Werke entstanden im Zuge meiner künstlerischen Auseinandersetzung mit pseudo-sakraler Architektur. Dieses Architekturphänomen fiel mir zum ersten Mal 2018 bei einer Recherchereise in Bali auf. Wie vielen anderen westlichen Touristinnen und Touristen schien es mir bisweilen unmöglich, im traditionellen balinesischen Wohnbau zwischen sakralen und profanen Gebäuden zu unterscheiden. […] Überall auf der Welt gibt es Imitationen sakraler Architektur und mythologischer Themen in der Gestaltung von Gebäuden wie Casinos, Freizeitanlagen, Banken und Hotels. Während dies schnell als Kitsch oder postmoderne Perversionen abgetan werden kann, führt eine genauere Betrachtung dieses allgegenwärtigen Phänomens auch zu einer Reihe von Fragen zu unserer gebauten Umwelt. Welche überirdischen Sehnsüchte und utopischen Fantasien manifestieren sich hier und warum? Nach dem Erlebnis in Bali reiste ich mit dem Moped durch Südostasien und dokumentierte Hotelanlagen, die sakrale Bauelemente zitieren. Das Werk „RENAISSANCE (Kuala Lumpur)“ basiert auf einem Foto, das ich vom Hoteleingang des Hotels Renaissance in Kuala Lumpur geschossen habe. Das Motiv in „ARCHIFICTION OF EKSTASIS (Las Vegas)“ ist eine abfotografierte und digital überarbeitete Abbildung aus dem Buch „Learning from Las Vegas“. Man kann noch die Wölbung der Seite im Bund erkennen. „Learning from Las Vegas“ (1972) ist ein Klassiker von Robert Venturi, der die Postmoderne aufbereitet und das Verständnis des Symbolischen in der Architektur erneuert hat. Es überrascht nicht, dass pseudo-sakrale und fantastische Architektur – ein globales Phänomen – besonders stark in den USA ausgeprägt ist. So weitete ich im folgenden Jahr meine künstlerische Forschung auf die USA aus. Im März 2020 in New York zu sein, um Architektur zu studieren, war eine ganz besondere Zeit. Als sich die Metropole während des Lockdowns zu Beginn des Covid-19 Ausbruchs entleerte, konnte ich die Stadt zum ersten Mal wirklich sehen. In Manhattan fiel mir auf den Dächern der Hochhäuser ein besonderes architektonisches Phänomen auf: Nützliche Anbauten für die Infrastruktur wie Aufzugsschächte und Wassertanks oder mehrstöckige Penthouse-Einheiten, die tatsächlich wie Kultstätten aussehen, ragen aus vielen New Yorker Wolkenkratzern empor. Ich dokumentierte diese Strukturen und es entstand das Buch „Rooftop Temples of New York City“, das 2021 im Verlag für moderne Kunst erschienen ist. […] (Karin Ferrari, 2021)
Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Foto n° 2 dalla serie in più parti “Archi_Fictions of Ecstasy”. Fotografia a colori, elaborazione digitale e stampa diretta su Alu-Dibond Butlerfinish (metallo), in Artbox. Ed. 3/5 + 1 AP. Sul verso didascalia a mano e firma d’autore: “RENAISSANCE [KUALA LUMPUR], 3/6 2020, Karin Ferrari”.

Rooftop Temples of New York City (Bryant Park NYU)
Immagine / Fotografia

Rooftop Temples of New York City (Bryant Park NYU) / Ferrari, Karin

Logo

Titolo / Responsabilità: Rooftop Temples of New York City (Bryant Park NYU) / Ferrari, Karin

Descrizione fisica: fotografia : altezza 80 cm - larghezza 60 cm - con cornice altezza 81 cm - larghezza 61 cm - profondità 3 cm

Data:2020-2022

Nota:
  • alluminio
  • fotografato
  • stampato (digitale)
  • […] Karin Ferrari imitiert die Prinzipien, die Verschwörungstheorien in Anschlag bringen: den Generalverdacht, der sich am kleinen Detail nährt, um das Vertrauen in die eigene Urteilskraft zu unterhöhlen. Was ihre Projekte so wertvoll macht: Dies geschieht in künstlerischer Aufarbeitung und nach geduldiger Recherche. Ferrari nennt ihre Kunst eine “abgedrehte Ikonologie”. Die Welt der malignen Gedanken kehrt darin wieder, allerdings nicht als Fortsetzung der Verschwörung, sondern in einer Schubumkehr, als Mimikry und gewiefte Kunst. (Thomas Trummer, Direktor des Kunsthauses Bregenz, in "Mysterious New York", anlässlich der Verleihung des Kunstpreises der Stadt Innsbruck 2020 an Karin Ferrari, Bregenz, 16. Dezember 2020) Die Werke entstanden im Zuge meiner künstlerischen Auseinandersetzung mit pseudo-sakraler Architektur. Dieses Architekturphänomen fiel mir zum ersten Mal 2018 bei einer Recherchereise in Bali auf. Wie vielen anderen westlichen Touristinnen und Touristen schien es mir bisweilen unmöglich, im traditionellen balinesischen Wohnbau zwischen sakralen und profanen Gebäuden zu unterscheiden. […] Überall auf der Welt gibt es Imitationen sakraler Architektur und mythologischer Themen in der Gestaltung von Gebäuden wie Casinos, Freizeitanlagen, Banken und Hotels. Während dies schnell als Kitsch oder postmoderne Perversionen abgetan werden kann, führt eine genauere Betrachtung dieses allgegenwärtigen Phänomens auch zu einer Reihe von Fragen zu unserer gebauten Umwelt. Welche überirdischen Sehnsüchte und utopischen Fantasien manifestieren sich hier und warum? Nach dem Erlebnis in Bali reiste ich mit dem Moped durch Südostasien und dokumentierte Hotelanlagen, die sakrale Bauelemente zitieren. Das Werk „RENAISSANCE (Kuala Lumpur)“ basiert auf einem Foto, das ich vom Hoteleingang des Hotels Renaissance in Kuala Lumpur geschossen habe. Das Motiv in „ARCHIFICTION OF EKSTASIS (Las Vegas)“ ist eine abfotografierte und digital überarbeitete Abbildung aus dem Buch „Learning from Las Vegas“. Man kann noch die Wölbung der Seite im Bund erkennen. „Learning from Las Vegas“ (1972) ist ein Klassiker von Robert Venturi, der die Postmoderne aufbereitet und das Verständnis des Symbolischen in der Architektur erneuert hat. Es überrascht nicht, dass pseudo-sakrale und fantastische Architektur – ein globales Phänomen – besonders stark in den USA ausgeprägt ist. So weitete ich im folgenden Jahr meine künstlerische Forschung auf die USA aus. Im März 2020 in New York zu sein, um Architektur zu studieren, war eine ganz besondere Zeit. Als sich die Metropole während des Lockdowns zu Beginn des Covid-19 Ausbruchs entleerte, konnte ich die Stadt zum ersten Mal wirklich sehen. In Manhattan fiel mir auf den Dächern der Hochhäuser ein besonderes architektonisches Phänomen auf: Nützliche Anbauten für die Infrastruktur wie Aufzugsschächte und Wassertanks oder mehrstöckige Penthouse-Einheiten, die tatsächlich wie Kultstätten aussehen, ragen aus vielen New Yorker Wolkenkratzern empor. Ich dokumentierte diese Strukturen und es entstand das Buch „Rooftop Temples of New York City“, das 2021 im Verlag für moderne Kunst erschienen ist. […] (Karin Ferrari, 2021)
Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Foto n° 5 dalla serie in più parti “Archi_Fictions of Ecstasy”. Fotografia a colori, elaborazione digitale e stampa diretta su Alu-Dibond Butlerfinish (metallo), in Artbox. Ed. 3/5 + 1 AP. Sul verso didascalia a mano e firma d’autore: “BRYANT PARK NYU, Rooftop Temples of New York City, 2020/2022, 2/6, Karin Ferrari”.

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild

Luoghi: Merano

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Carmelo Lombardo feiert seinen 101. Geburtstag. Im Bild Stadtrat Stefan Frötscher (von rechts) mit Carmelo Lombardo und dessen Familenangehörigen

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild

Luoghi: Merano

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Solidaritätspreis 2019: Rodolfo Zanon und Johanna Hofer prämiert. Im Bild Bürgermeister Paul Rösch (von links), Johanna Hofer, Rodolfo Zanon und Sozialstadtrat Stefan Frötscher

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Profanbau Verkehr

Luoghi: Maia Bassa

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Untermais - Neuer Campingplatz an der Piavestraße

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Verkehr

Luoghi: Maia Bassa

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Der Parkplatz beim Untermaiser Bahnhof vor der Erweiterung

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gastbetrieb

Luoghi: Maia Bassa

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Untermais - Trattoria Bar all´Uva (Gasthaus zur Traube)

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild

Luoghi: Merano

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Grundwasserspiegel in Sinich: Erste Maßnahmen werden erarbeitet - Ingenieur Ronald Patscheider (von links), Architekt Wolfram Haymo Pardatscher, Stadträtin Madeleine Rohrer und die Geologen Nikolaus Mittermair und Ambrogio Dessì bei einer Koordinierungssitzung

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild

Luoghi: Maia Bassa

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Kranzniederlegung am Ort des Gedenkens in der Zueggstraße - Von links: Roberto Nahum von der Jüdischen Gemeinde Meran, Bürgermeister Paul Rösch und Vizebürgermeister Andrea Rossi bei der Gedenkfeier

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild

Luoghi: Merano

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Von Montag, 24. Jänner bis Freitag, 7. Februar 2020 absolvieren neun Praktikantinnen der BAFEP (Bildungsanstalt für Elementarpädagogik) aus Salzburg in fünf Meraner Kindergärten (Fröbel, Sinich, Schießstandstraße, St. Georg und Elisabethheim) ihr abschließendes Berufspraktikum. Die Praktikantinnen beim Empfang durch Bürgermeister Paul Rösch und Sozialstadtrat Stefan Frötscher im Sitzungsaal des Gemeindeausschusses

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild Sport

Luoghi: Merano

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Erste Mannschaft des Hockey Club Meran im Rathaus empfangen (Eishockey)

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild Verkehr

Luoghi: Merano

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Fahrradfreundliche Gemeinde: Meran bekommt gelbe Flagge

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild

Luoghi: Merano

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - 11. bis 14. Februar 2020: Filmfestival zum Thema Waffenhandel. Von links: Leo Matzneller (Human Rights International), Bürgermeister Paul Rösch und Verena Pohl (Akademie Deutsch-Italienischer Studien)

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild Verkehr

Luoghi: Maia Bassa

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Untermais - Romstraße: Arbeiten werden bis Ende Februar 2020 abgeschlossen. Von links: Architekt Andreas Zanier, Stadtrat Diego Zanella, Stadtrat Stefan Frötscher und Stefano Cunico (Stadtwerke) bei einem Ortsaugenschein

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild

Luoghi: Merano

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Architektur - Gestaltungsbeirat sichert Meraner Baukultur. Von links: Rainer Noldin, Elena Galvagnini und Ursula Spannberger

fotografia
Immagine / Fotografia

fotografia

Logo

Titolo / Responsabilità: fotografia

Descrizione fisica: fotografia

Data:2020

Soggetti: Gruppenbild

Luoghi: Merano

Immagini: Immagine 1 di
Condividi il titolo

Abstract: Meran - Heute Vormittag haben Vizebürgermeister Andrea Rossi und Stadträtin Madeleine Rohrer im Rathaus Pedibus-Koordinator Giuseppe Viti und den Schülerlotsen Sergio Albertin empfangen