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× Nomi Moroder Rusina, Egon
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× Data 2014
× Materiale Immagini / Fotografie

Trovati 53 documenti.

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Manifesto e locandina
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Manifesto e locandina

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Titolo / Responsabilità: Manifesto e locandina

Data:2014

Nota:
  • CREATIVE COMMONS BY-NC-SA 4.0; DIRITTI D'USO; ESPOSIZIONI FOTOGRAFICHE; VOLTI DI SINIGO IERI E OGGI. SINIGO, 2014;
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Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano
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Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

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Titolo / Responsabilità: Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

Descrizione fisica: Cartolina illustrata : altezza 10.5 cm - larghezza 14.8 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • Erhielt 2014 die "besondere Auszeichnung" im Rahmen der Auszeichnung "Historischer Gastbetrieb in Südtirol".

Soggetti: Frühstück pensione

Luoghi: Merano

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Abstract: Cartolina illustrata, a colori, relativa alla Pensione Ottmanngut Suite & Breakfast di Merano; motivo: giardino della struttura.

Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano
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Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

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Titolo / Responsabilità: Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

Descrizione fisica: Cartolina illustrata : altezza 10.5 cm - larghezza 14.8 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • Erhielt 2014 die "besondere Auszeichnung" im Rahmen der Auszeichnung "Historischer Gastbetrieb in Südtirol".

Soggetti: Frühstück pensione

Luoghi: Merano

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Abstract: Cartolina illustrata, con grafica a colori, inerente la Pensione Ottmanngut a Merano. Motivo fotografico: vista interna con tavolo, fruttiera, finestra e due bottiglie verdi a bulbo.

Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano
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Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

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Titolo / Responsabilità: Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

Descrizione fisica: Cartolina illustrata : altezza 10.5 cm - larghezza 14.8 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • Erhielt 2014 die "besondere Auszeichnung" im Rahmen der Auszeichnung "Historischer Gastbetrieb in Südtirol".

Soggetti: Frühstück pensione

Luoghi: Merano

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Abstract: Cartolina illustrata, a colori, inerente la Pensione Ottmanngut di Merano. Motivo fotografico: varie lampade (Art Nouveau).

Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano
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Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

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Titolo / Responsabilità: Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

Descrizione fisica: Cartolina illustrata : altezza 10.5 cm - larghezza 14.8 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • Erhielt 2014 die "besondere Auszeichnung" im Rahmen der Auszeichnung "Historischer Gastbetrieb in Südtirol".

Soggetti: Frühstück pensione

Luoghi: Merano

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Abstract: Cartolina illustrata, a colori, inerente la Pensione Ottmanngut di Merano. Motivo fotografico: vari tessuti colorati.

Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano
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Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

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Titolo / Responsabilità: Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

Descrizione fisica: Cartolina illustrata : altezza 10.5 cm - larghezza 14.8 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • Erhielt 2014 die "besondere Auszeichnung" im Rahmen der Auszeichnung "Historischer Gastbetrieb in Südtirol".

Soggetti: Frühstück pensione

Luoghi: Merano

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Abstract: Cartolina illustrata, a colori, inerente la Pensione Ottmanngut di Merano. Motivo: vari tipi di pavimentazione (piastrelle, pietra, legno, mosaico).

Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano
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Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

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Titolo / Responsabilità: Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

Descrizione fisica: Cartolina illustrata : altezza 10.5 cm - larghezza 14.8 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • Erhielt 2014 die "besondere Auszeichnung" im Rahmen der Auszeichnung "Historischer Gastbetrieb in Südtirol".

Soggetti: Frühstück palme pensione

Luoghi: Merano

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Abstract: Cartolina illustrata, a colori, inerente la Pensione Ottmanngut di Merano. Motivo: vista della struttura con giardino.

Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano
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Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

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Titolo / Responsabilità: Ottmanngut Suite & Breakfast since 1850 Meran - Merano

Descrizione fisica: Cartolina illustrata : altezza 10.5 cm - larghezza 14.8 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • Erhielt 2014 die "besondere Auszeichnung" im Rahmen der Auszeichnung "Historischer Gastbetrieb in Südtirol".

Soggetti: Frühstück pensione

Luoghi: Merano

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Abstract: Cartolina illustrata, a colori, formato verticale, inerente la Pensione Ottmanngut di Merano. Motivo: tavolo per la colazione, situato nel giardino d'inverno.

secoli e millenni
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secoli e millenni / Pettena, Gianni

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Titolo / Responsabilità: secoli e millenni / Pettena, Gianni

Descrizione fisica: grafica : opera (cad.) altezza 21 cm - opera (cad.) larghezza 29.7 cm - cornice (cad.) altezza 24 cm - cornice (cad.) larghezza 32.5 cm - cornice (cad.) profondità 3 cm

Data:2014

Nota:
  • matita
  • matita colorata
  • carta
  • disegnato
  • stampato (digitale)
  • "È stato Pierre Bal Blanc [guest curator della mostra di Museion 'Soleil politique. Il museo tra luce e ombra'] a ricondurmi, coinvolgendomi, alla storia delle mie origini, e in particolare Bolzano e la sua storia, o meglio le sue molteplici storie, che appartengono alle mie origini, alle mie prime memorie registrate e consapevoli. A Bolzano ero nato, ma durante la guerra eravamo a Moena, dai nonni, nel loro albergo, ed è da lì che datano le mie prime memorie. Nel '45 rientrammo tutti, tutta la famiglia, con mio padre tornato dalla guerra, su un camion, con alcune masserizie. E poi l'asilo, le elementari e le medie al Convitto Nazionale. E’ con la mia prima bicicletta, seconda o terza elementare, non ricordo bene, che cominciai a esplorare Bolzano. C'era poco traffico, e anche un bambino poteva attraversarla senza pericolo. E la ricostruzione, la città storica da un lato del Talvera, e quella che parlava il linguaggio del modernismo dall'altro lato. Non percepivo differenze tra quelle due parti. Nel Talvera si faceva anche il bagno, i primi tuffi. E neppure sentivo differenze tra i miei amici, naturalmente scelti tra chi parlava italiano o tedesco. La scuola ci aiutava, ricordo, a maneggiare i due linguaggi. E poi l'architettura e la natura. Mi sono sempre diviso tra questi due interessi, già da allora. Il contesto naturale della valle di Fassa, le montagne che vedevo e salivo, e percorrevo, e che da Bolzano rivedevo dall'altro lato sullo sfondo, perché in primo piano era la città. Solo più tardi imparai che la città interpretava anche storia, ideologie, traumi ancora vivi, contrapposizioni che non capivo come ancora sopravvivessero, neanche tanto sotto pelle, a decenni dalla fine della guerra e dei disastri delle due ideologie che avevano parlato le due lingue. Io percorrevo la città in bicicletta, il sapore, spesso il passato così denso, di secoli e stratificazioni, e la parte di là dal Talvera, prima di arrivare a Gries che parlava un'altra lingua, ma che mi lasciava un po' sgomento. Ne subivo, da bambino, in bicicletta, la monumentalità, girando da solo per quelle strade larghe e diritte, prospettive che non avevano lo sfondo rassicurante delle mie montagne. Solo la Piazza Vittoria, il retro di questa, mi piaceva, con il suo verde e le tre porte, intriganti filtri tra quello che avrei poi definito l'opera dell'uomo, e il cielo che queste porte definivano e connotavano. L'atmosfera vagamente metafisica mi catturava. E mi diceva, l'ho capito dopo, che l'architettura, quando soprattutto a questa vengono delegati messaggi e ideologie, vuole, in una parola competere, prevalere sul contesto, perderà sempre e comunque il confronto con l'immane presenza e potenza della natura… Nei millenni potrà tutto scomparire, potranno rimanere tracce, sovrapposizioni di queste, dei tessuti di precedenti culture, ma alla fine la natura rilegge, rioccupa il suo ruolo, prevale alla fine sulle piccole litigiosità dei secoli: la natura racconta i millenni, le migliaia, i milioni di anni." (Gianni Pettena, ottobre 2014)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Sei disegni a matita su stampa digitale. Nei sei disegni, la parte centrale raffigurante il Monumento alla Vittoria di Bolzano, è una stampa digitale realizzata dall'artista scansionando dei propri bozzetti per l'opera "Architettura 'corretta'" (2014) presentata alla mostra di Museion "Soleil politique. Il museo tra luce e ombra". Lo sfondo invece è stato aggiunto a matita. I sei disegni rappresentano consecutivamente una trasformazione nei secoli e millenni del Monumento alla Vittoria fino alla sua completa sparizione. All'ultimo, infatti, sarà la natura a riappropriarsi dello spazio.

Authentic News of Invisible Things (Kids)
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Authentic News of Invisible Things (Kids) / Martino, Rä di

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Titolo / Responsabilità: Authentic News of Invisible Things (Kids) / Martino, Rä di

Descrizione fisica: fotografia : opera altezza 112 cm - opera larghezza 165 cm

Data:2014

Nota:
  • pigmento
  • carta baritata
  • fotografato (fotografia a colori)
  • stampato
  • Quanta verità c'è in una messa in scena? Ci sono in legno, di tela o anche dipinti a mano. Parliamo di quelli che in gergo militaresco si definiscono dummy tanks, finti carri armati, impiegati sia nella prima che nella seconda guerra mondiale per ingannare i nemici, e ancora utilizzati ai giorni nostri. Parte da questo affascinante cortocircuito il lavoro di Rä di Martino, che presenta due nuovi video, girati a Bolzano (Nr.inv. Museion FCR19) ed una fotografia. La mostra ruota intorno ad un tema curioso: se la guerra utilizza spesso camouflage e messe in scena, il cinema tende invece ad utilizzare carri armati veri e propri. Mettere in luce le contraddizioni tra la realtà e la finzione; le ricerche sulla storia e la memoria collettiva; l'utilizzo di materiale d'archivio da un lato e di set cinematografici dall'altro: questi gli elementi su cui lavora l'artista. Che in un video ha ricreato una fotografia del 1918 proveniente dall'Imperial War Museum di Londra: un gruppo di civili osserva un finto carro armato lasciato per strada. Se nella situazione storica siamo nella cittadina francese di Lille, il video mostra una via del centro di Bolzano, quasi cento anni dopo, mentre un gruppo di comparse in abito d'epoca guarda un finto carro armato. La presenza del curioso mezzo militare non sembra disturbare troppo la situazione di composta messa in scena – il bianco e nero pone poi una rassicurante distanza tra l'osservatore e l'immagine. Distanza spezzata dai fotogrammi di un'altra ripresa video: qui si vede un carro armato vero attraversare le strade di Bolzano. Nessuna finzione, nessuna comparsa: l'artista ha filmato le reazioni di comuni passanti di fronte al passaggio, oggi, di una vera 'macchina da guerra' - con la consapevolezza che proprio a Bolzano ha sede l'Iveco Defence Vehicle (Iveco DV). 'Oggi, vedendo passare un simbolo bellico in una delle nostre città nessuno pensa a un'entrata in guerra, eppure in paesi geograficamente non troppo lontani da noi è così' – così Rä di Martino, quasi a suggerire che la messa in scena può contenere un alto grado di verità. Non a caso il titolo scelto per l'opera recita 'Authentic News of Invisible Things' (notizie autentiche di fatti invisibili), riadattamento dei versi del poeta inglese William Wordsworth. Nel continuo passaggio tra realtà e finzione, tra storia e presente lo sguardo dell'artista apre così nuove, inaspettate narrazioni di vicende storiche passate. (Mostra "Rä di Martino, Authentic News of Invisible Things", Museion Project Room, 26.09.2014 - 11.01.2015)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Ed. 1/3 - Fotografia a colori (stampa ai pigmenti su carta baritata) raffigurante due bambini visti di spalle mentre osservano un carro armato italiano in centro a Bolzano.

Geheimpapiere
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Geheimpapiere / Balestrini, Nanni

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Titolo / Responsabilità: Geheimpapiere / Balestrini, Nanni

Descrizione fisica: grafica : cornice (cad.) altezza 69 cm - cornice (cad.) larghezza 93.3 cm - cornice (cad.) profondità 3 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • cartoncino
  • stampato
  • incollato (Collage)
  • "Spezzando le frasi e anche le parole, accostandole in modi apparentemente arbitrari, voglio arrivare a far scaturire un significato più profondo, irrazionale, che generi emozioni mentali, come fanno la musica e la pittura, non ragionamenti […]" (Nanni Balestrini)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Serie composta da 10 collage di carta da giornale su cartoncino. Al centro di ciascun'opera una composizione di ritagli di scritte, singole lettere alfabetiche e immagini fotografiche.

fotografia
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fotografia / Geier, Kurt

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Titolo / Responsabilità: fotografia / Geier, Kurt

Descrizione fisica: fotografia

Data:2014

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Abstract: Meran - Gebäude in der Ortensteingasse

Fotografie
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Fotografie

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Titolo / Responsabilità: Fotografie

Descrizione fisica: Cartolina illustrata

Data:2014

Soggetti: Einzelbildnis

Classificazione: Museum

Luoghi: Merano

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Abstract: Meran - Rathaus - Stadtpolizei- Kommandant Fabrizio Piras bei der Vorstellung des Tätigkeitsberichts 2013

Tiefgarage Lüsen
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Tiefgarage Lüsen / Angerer, Leonhard

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Titolo / Responsabilità: Tiefgarage Lüsen / Angerer, Leonhard

Descrizione fisica: fotografia : altezza 60 cm - larghezza 100 cm - con cornice altezza 63 cm - larghezza 102.5 cm - profondità 3 cm - peso 5 kg

Data:2014

Nota:
  • carta fotosensibile
  • alluminio
  • fotografato
  • stampato (stampa lambda)
  • Nelle sue opere fotografiche, Leonhard Angerer si occupa di architettura e paesaggi alpini, mettendo in luce soprattutto l’aspetto dell’urbanizzazione a scopo turistico e dell’appropriazione delle aree naturali da parte dell’uomo. In questo lavoro, l’ingresso del parcheggio interrato di Luson contrasta con il paesaggio montano incontaminato. Al centro, incorniciata da una massiccia struttura di cemento, una famiglia con due bambini contempla la natura. La prospettiva dell’immagine ricorda un paesaggio romantico, con i soggetti raffigurati di spalle e i genitori vestiti con il costume tradizionale altoatesino. (Günther Oberhollenzer, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 26)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: La foto è nata nel 2014 casualmente nell’ambito dell’inaugurazione del garage di Luson. Il portale di questa costruzione funzionale si apre su un paesaggio di montagna che lo circonda. Infilata in mezzo e vista di schiena come figure accessorie, una coppia di genitori in costume tradizionale altoatesino con le sue figlie guarda fuori dal portale. Edizione 1/5. Sul retro in basso a destra firma d’autore, titolo, data e tecnica scritti con pennarello nero: “Leonhard Angerer / Tiefgarage Lüsen / 2014 Lambdaprint”.

Arkadien I
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Arkadien I / Hopfgartner, Irene

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Titolo / Responsabilità: Arkadien I / Hopfgartner, Irene

Descrizione fisica: fotografia : ciascuno altezza 75 cm - larghezza 50 cm - ciascuno con cornice altezza 77.5 cm - larghezza 52.5 cm - profondità 4 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • fotografato (fotografia a colori)
  • Nella sua opera artistica, Irene Hopfgartner analizza in modo critico la nostra visione della natura, rivelandone l’addomesticamento e la messa in scena. I lavori fotografici, gli oggetti e le installazioni ci mettono di fronte all’artificiosità di un ambiente creato dall’uomo. Le fotografie di un lichene muschiato con una valvola e un pettirosso impagliato su una sezione di prato rotonda ricordano una presentazione scientifica o l’esposizione di piante e animali in un contesto museale. (Günther Oberhollenzer, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 98)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: 2 fotografie dalla serie “Arkadien I”. Raffigurazione di un lichene muschiato con valvola dal titolo: “Dritte Blütezeit der Staubtrichterflechten” (edizione 2/3) e di un pettirosso su una sezione di prato rotonda dal titolo “Rotkehlchen” (edizione 3/3). Sul retro in basso a destra firma d’autore e numero di edizione scritto a mano con pennarello nero: “Irene Hopfgartner 2/3”, “Irene Hopfgartner 3/3”.

Burning
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Burning / Senoner, Roland

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Titolo / Responsabilità: Burning / Senoner, Roland

Descrizione fisica: grafica : altezza 126 cm - larghezza 92.5 cm - profondità 2 cm

Data:2014

Nota:
  • Stift
  • pioppo
  • disegnato
  • cotto (ceramica)
  • Nei suoi grandi disegni a matita, realizzati con meticolosa precisione, Roland Senoner si concentra sull’intreccio di piume, nidi e foglie, per ottenere un’espressione artistica quasi astratta, tecnicamente perfetta, sensuale e poetica. In “Burning”, l’artista usa la tecnica della pirografia, disegnando con una penna di metallo incandescente una grande piuma di uccello su una superficie di legno liscia. La diversa profondità delle gradazioni chiaro-scuro conferisce al disegno un delicato carattere simile al rilievo. (Günther Oberhollenzer, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 222)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Piume di uccello disegnate a penna, monocromo in seppia. Sul retro al centro un´annotazione pirografata, firmata e datata: Roland Senoner/"Burning" 2014/Roland Senoner

senza titolo (elastico)
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senza titolo (elastico) / Unterfrauner, Karl

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Titolo / Responsabilità: senza titolo (elastico) / Unterfrauner, Karl

Descrizione fisica: fotografia : altezza 60 cm - larghezza 42 cm - con cornice altezza 61.5 cm - larghezza 43.5 cm - profondità 3 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • fotografato (fotografia a colori)
  • stampato (stampa a getto d'inchiostro)
  • Questa fotografia a colori mira a cogliere concettualmente la realtà e a ricostruirla. Karl Unterfrauner rende astratte le foglie degli alberi, le dispone geometricamente e, poiché le ha estrapolate dal loro contesto, riduce la natura a simbolismo visivo. Al livello successivo, il secondo, l’artista posiziona degli elastici di gomma tesi, sviluppando una sorta di erbario ordinato. Nel nuovo contesto, le forme vegetali stimolano la percezione perché le foglie, lontane dall’albero, creano una nuova struttura grafica nella loro rigidità formale e, con il sistema di classificazione, creano anche una costruzione spaziale. (Eva Gratl, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 242)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Fotografia a colori su carta. Elastici verdi tesi in maniera simmetrica e foglie secche di arancia su sfondo nero. Secondo l’artista si tratta di un luogo di ritrovamento retinato con elastici per schedare i reperti (le foglie d’arancia): fotografia come costruzione di realtà. Edizione 1 di 3. Sul retro al centro firma d’autore e data scritte a mano con pennarello nero: “Unterfrauner 1/3 2014”.

Mountains Nr. 187
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Mountains Nr. 187 / Werth, Letizia

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Titolo / Responsabilità: Mountains Nr. 187 / Werth, Letizia

Descrizione fisica: grafica : altezza 100 cm - larghezza 140 cm - profondità 2 cm

Data:2014

Nota:
  • mina di grafite
  • inchiostro di china
  • cotone
  • disegnato
  • Letizia Werth realizza disegni con grafite, inchiostro e carboncino su tela, utilizzando come modello materiali provenienti da cassette degli oggetti smarriti o dai mercatini delle pulci, un mondo di memoria e fugacità. La serie “Mountains” è costituita da paesaggi montani, formazioni rocciose, nuvole, alberi e foreste, che però possono essere solo immaginati, poiché l’artista inverte luci ed ombre, sovvertendo l’interazione fra soggetto principale e sfondo: gli sfondi diventano portatori di significato, mentre le informazioni più importanti cadono nell’ombra. (Sabine Gamper, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 256)
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Grafica n. 187 dal gruppo di opere “Mountains” in ca. 15 parti. Paesaggio montano. Sul retro in basso a sinistra firma d’autore e data scritte a mano con matita: “Lt. 2014 (187)”.

Kunstschnee Nr. 10
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Kunstschnee Nr. 10 / Messner, Philipp - Niedermayr, Walter

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Titolo / Responsabilità: Kunstschnee Nr. 10 / Messner, Philipp - Niedermayr, Walter

Descrizione fisica: fotografia : à altezza 84 cm - larghezza 104 cm - installato altezza 171 cm - larghezza 211 cm - profondità 4 cm

Data:2014

Nota:
  • carta
  • alluminio
  • vetro
  • acero
  • fotografato (fotografia a colori)
  • stampato (stampa a pigmenti)
  • montato
  • Nell’inverno del 2013/2014, Philipp Messner ha condotto sulle Dolomiti una sperimentazione artistica usando la neve artificiale colorata. Versando colori alimentari nei tradizionali cannoni per la neve artificiale, l’artista ha trasformato le piste da sci e la natura circostante in una composizione cromatica dall’aspetto quasi virtuale. Da questa campagna, in collaborazione con l’artista Walter Niedermayr, è nato il gruppo di lavoro fotografico “Kunstschnee” (neve artificiale). Qui, il paesaggio invernale appare come uno spazio visivo che solleva la questione dell’artificialità degli spazi naturali alpini. (Sabine Gamper, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bozen 2020, S. 150) Nell’inverno del 2013/14 Philipp Messner ha eseguito degli sperimenti nelle Dolomiti con neve artificiale colorata, aggiungendo colori alimentari all’acqua dei cannoni sparaneve. Attraverso l’intervento e lo spostamento minimale della realtà venne resa visibile l’artificialità e si apriva al osservatore un ‘essere reale’ e al contempo un campo astratto dove poteva entrarvi come attore. Dall’azione nacque una collaborazione con Walter Niedermayr che realizzò al Passo di Costalunga il gruppo di opere “Kunstschnee” (neve artificiale). I lavori in più parti (fotografie e panelli luminosi) presentano da un lato il paesaggio, la neve, gli alberi, e dall’altro lato le superfici di colori, i trabocchi e le rotture, aprendo un livello visuale ipersurreale al confine con il virtuale. La mostra „Snow Future“, nata dalla cooperazione tra la fondazione ERES-Stiftung München (ivi esposta nel 2016) e il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano (ivi esposta nel 2017), proponeva di andare alla ricerca di tracce fra arte e scienza nei processi di trasformazione e disgregazione che si ripercuotono sull’arco alpino. Gli artisti Hansjoerg Dobliar, Philipp Messner e Walter Niedermayr dialogavano con elementi della natura, strumenti di misurazione scientifici, fatti e metodi di ricerca che vertono sul fenomeno del permafrost. Le loro opere svelavano quanto astratti, costruiti e iperartificiali possano essere i paesaggi alpini e mettevano in discussione la concezione dualistica di naturalezza e artificio della società attuale.
Immagini: Immagine 1 di
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Abstract: Opera fotografica in 4 parti. Nr. 10 dal gruppo di opere “Kunstschnee” in 15 parti, edizione 2/4, ciascuna cm 84 x 104, installato cm 171 x 211. Sul retro di ogni opera un’etichetta con consigli su come appenderla e i nomi degli autori scritti a mano a pennarello nero “Walter Niedermayr, Philipp Messner”. Sulla foto nr. 3 certificato di autenticità (in inglese) in busta trasparente.

TRASITE: Welcome (Ilm)
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TRASITE: Welcome (Ilm) / Walcher, Maria

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Titolo / Responsabilità: TRASITE: Welcome (Ilm) / Walcher, Maria

Descrizione fisica: fotografia : altezza 60 cm - larghezza 90 cm - profondità 1.5 cm

Data:2014

Nota:
  • carta fotosensibile
  • alluminio
  • vetro acrilico
  • fotografato
  • impressionato
  • Nel 1972 furono rinvenute due antiche statue di bronzo sulla costa del villaggio calabrese di Riace, e nel 1998 una barca con a bordo dei rifugiati curdi sbarcò nello stesso luogo. Dopo essere stati accolti dalla popolazione, la comunità del luogo lanciò il progetto sui rifugiati “Riace Cittá Futura”, con l’obiettivo di integrare altri rifugiati nella vita di tutti i giorni e ripopolare il piccolo centro. In dialetto locale “Trasite” significa “benvenuto”. Il lavoro di Maria Walcher affronta tematiche legate alla fuga, alla mobilità e allo scambio culturale, ponendo la domanda: chi è benvenuto e chi non lo è? (Sabine Gamper, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 250)
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Abstract: Fotografia a colori dal progetto “TRASITE”. Documentazione dell’installazione sull'Ilm, Weimar, delle repliche in scala originale delle statue in bronzo di Riace. Ed. 5 copie.