Titolo / Responsabilità: Il ruolo dell’ostetrica nella promozione dell’uso consapevole e corretto dei device da parte dei genitori nel primo anno di vita: revisione della letteratura, indagine qualitativa e interviste ai professionisti sanitari. / Laureanda/Verfasserin der Diplomarbeit Carlotta Damioli ; Relatore=Erstbetreuer Marco Angriman ; CorrelatoreZweibetreuer Mirco Rizzi
Pubblicazione: Bolzano : 2025
Descrizione fisica:
100 p. ; ill..
Data:2025
Lingua:
Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese:
Italia
Varianti del titolo:
- Die *Rolle der Hebamme bei der Förderung des bewussten und korrekten Einsatzes von digitalen Geräten durch Eltern im ersten Lebensjahr des Kindes: Literaturübersicht, qualitative Untersuchung und Interviews mit Gesundheitsfachkräften.
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Abstract:
ProblemaNegli ultimi anni, in particolare dopo la pandemia da Covid-19, si è osservato un crescente utilizzo dei dispositivi digitali da parte dei genitori, ma anche dei bambini. Durante le mie esperienze di tirocinio formativo nei reparti materno-infantili quali la Sala Parto, il Reparto di Ostetricia, il Nido e il Distretto Ambulatoriale, ho osservato un utilizzo dei device digitali, in particolare dello smartphone, anche in situazioni molto intime e delicate, come il momento del parto o l’allattamento. L’abitudine di utilizzare gli schermi in presenza dei neonati e dei bambini, è molto diffusa e spesso sottovalutata, e può interferire nella costruzione del legame genitore-bambino (ad. esempio il bonding alla nascita) e nella qualità dell’interazione precoce, che sono elementi fondamentali per lo sviluppo emotivo e psicomotorio del bambino. Queste osservazioni mi hanno spinto ad interrogarmi sul possibile impatto di tali comportamenti e sul ruolo che l’ostetrica potrebbe avere nel promuovere un uso consapevole e corretto dei dispositivi digitali da parte dei genitori già durante la gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino. Il problema centrale, dunque, risiede nella necessità, supportata da numerose evidenze scientifiche in merito a questo tema e dalla Società Italiana di Pediatria, di sensibilizzare le famiglie e i professionisti che vi hanno a che fare, riguardo l’importanza di limitare l’esposizione precoce dei bambini agli schermi, per promuovere attività più fisiologiche come il gioco libero e prevenire danni futuri, favorendo il benessere del corretto sviluppo relazionale genitore e figlio e in Sala Parto della diade madre-neonato.ObiettivoQuesta indagine ha lo scopo di capire se il tema dell’esposizione precoce agli schermi possa essere considerato di competenza ostetrica nella’ ambito della prevenzione. In particolare, si è voluto raccogliere opinioni di neomamme (intese come madri di bambini con età tra 0 e 12 mesi), ostetriche in formazione( che abbiano svolto almeno un tirocinio formativo in uno di questi ambienti: Reparto di Maternità, Sala Parto, Nido, Distretto Ambulatoriale, Terapia Intensiva Neonatale), ostetriche già formate che attualmente lavorano a contatto con mamme e bambini, e professionisti sanitari del settore materno-infantile, al fine ci comprendere percezioni, perplessità e bisogni formativi rispetto a questo tema.Materiali e MetodiLa ricerca si è articolata in due fasi: una revisione della letteratura condotta su banche dati scientifiche (PubMed, Scopus, Google Scholar) e una parte empirica in cui è stato adottato un disegno di studio qualitativo con approccio descrittivo, basata sulla somministrazione di due questionari e sulla realizzazione di interviste semi strutturate a professionisti sanitari. Da 292 articoli individuati inizialmente, dopo la fase di scrematura sono 8 gli articoli risultati idonei per la revisione della letteratura. La ricerca ha utilizzato banche dati e documenti istituzionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Società Italiana di Pediatria. I questionari sono stati distribuiti online: uno rivolto a Ostetriche e studentesse di Ostetricia, l’altro a neomamme con bambini di età 0-12 mesi in possesso di smartphone. Inoltre, sono state realizzate due interviste semi-strutturate a due professioniste sanitarie operanti nel settore materno-infantile: la dott.ssa Emanuela Pedevilla, Pediatra di famiglia e l’Ostetrica Luisa Margherita Palma, attualmente in servizio in Sala Parto.RisultatiDall’analisi dei dati raccolti analizzando i questionari e le interviste, è emerso che molte ostetriche riconoscono la necessità di una formazione specifica sul tema e desiderano maggiore autorevolezza per poter intervenire in situazioni in cui l’uso dei device interferisce con la relazione madre-bambino, ad esempio in Sala Parto o durante l’allattamento. Le neomamme hannomostrato interesse ad affrontare l’argomento già nei corsi di accompagnamento alla nascita, riconoscendo l’importanza di ricevere informazioni chiare e pratiche. La revisione della letteratura ha confermato i potenziali rischi dell’esposizione precoce agli schermi sullo sviluppo psicomotorio e relazionale, ma anche le opportunità di diffondere un uso consapevole delle tecnologie, ad esempiocome valido supporto all’allattamento e alla maternità.ConclusioneI risultati emersi dall’analisi delle risposte, ricevute nei questionari e nelle interviste, confermano che è necessario che anche figure come quella dell’ostetrica diventino parte attiva nella promozione di un uso consapevole dei device digitali da parte dei genitori in presenza dei bambini, già dalla nascita. Tema sul quale i Pediatri sono già attivi da qualche anno, ma che necessita la collaborazione di più figure professionali per raggiungere un buon livello di consapevolezza tra i genitori. L’indagine, pur con i limiti legati alla non rappresentatività del campione e alla scarsità di studi ostetrici specifici, apre la strada a ulteriori approfondimenti e alla possibilità di integrare questo tema nei percorsi formativi prenatali e nella pratica clinica quotidiana.