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Organisch
Libro

Organisch : Was es wirklich bedeutet, auf unseren Körper zu hören / Giulia Enders ; 1. Auflage ; Berlin : Ullstein Buchverlage : 2025 ; 336 S. ; 21 cm, 467 g

Titolo / Responsabilità: Organisch : Was es wirklich bedeutet, auf unseren Körper zu hören / Giulia Enders ; 1. Auflage ; Berlin : Ullstein Buchverlage : 2025 ; 336 S. ; 21 cm, 467 g

ISBN: 978-35-502-0177-6

Data:2025

Lingua: Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Germania

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Endometriose-Sprechstunde
Libro

Endometriose-Sprechstunde : Empfehlungen aus der Facharzt-Praxis: Was wirklich hilft! / Martin Steinkasserer, Brigitta Willeit ; 1. Auflage ; Athesia-Tappeiner Verlag : 2025 ; 224 S. : Ill. ; 21 cm, 316 g

Titolo / Responsabilità: Endometriose-Sprechstunde : Empfehlungen aus der Facharzt-Praxis: Was wirklich hilft! / Martin Steinkasserer, Brigitta Willeit ; 1. Auflage ; Athesia-Tappeiner Verlag : 2025 ; 224 S. : Ill. ; 21 cm, 316 g

ISBN: 978-88-683-9882-8

Data:2025

Lingua: Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

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Ich bin stark!
Libro

Ich bin stark! : betätigungsbasiertes Gruppenkonzept - 4- bis 17-Jährige im Selbstbild stärken / Sara Hiebl, Anja Junkers ; 2., vollständig überarbeitete und erweiterte Auflage ; Idstein : Schulz-Kirchner Verlag : 2025 ; 204 S. : Ill. ; 23 cm, 362 g

Titolo / Responsabilità: Ich bin stark! : betätigungsbasiertes Gruppenkonzept - 4- bis 17-Jährige im Selbstbild stärken / Sara Hiebl, Anja Junkers ; 2., vollständig überarbeitete und erweiterte Auflage ; Idstein : Schulz-Kirchner Verlag : 2025 ; 204 S. : Ill. ; 23 cm, 362 g

ISBN: 978-38-248-1348-3

Data:2025

Lingua: Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Germania

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PACING 2.0
Libro

PACING 2.0 : das Therapieprogramm für mehr Teilhabe und Wohlbefinden bei Post-COVID und ME/CFS : Begleitbuch / Anna Battisti, Heiko Lorenzen ; 1. Auflage ; Idstein : Schulz-Kirchner Verlag : 2025 ; 176 S. ; 23 cm, 342 g

Titolo / Responsabilità: PACING 2.0 : das Therapieprogramm für mehr Teilhabe und Wohlbefinden bei Post-COVID und ME/CFS : Begleitbuch / Anna Battisti, Heiko Lorenzen ; 1. Auflage ; Idstein : Schulz-Kirchner Verlag : 2025 ; 176 S. ; 23 cm, 342 g

ISBN: 978-38-248-1362-9

Data:2025

Lingua: Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Germania

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PACING 2.0
Libro

PACING 2.0 : das Therapieprogramm für mehr Teilhabe und Wohlbefinden bei Post-COVID und ME/CFS : Handbuch für Therapeut:innen / Anna Battisti, Heiko Lorenzen ; 1. Auflage ; Idstein : Schulz-Kirchner Verlag : 2025 ; 184 S. : Ill. ; 23 cm, 354 g

Titolo / Responsabilità: PACING 2.0 : das Therapieprogramm für mehr Teilhabe und Wohlbefinden bei Post-COVID und ME/CFS : Handbuch für Therapeut:innen / Anna Battisti, Heiko Lorenzen ; 1. Auflage ; Idstein : Schulz-Kirchner Verlag : 2025 ; 184 S. : Ill. ; 23 cm, 354 g

ISBN: 978-38-248-1361-2

Data:2025

Lingua: Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Germania

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La perdita perinatale: Bisogni e strategie di coping delle ostetriche nell’assistenza del lutto perinatale. / Laureanda/VerfasserIn der Bachelorarbeit Silvana Pitscheider ; Relatrice=Erstbetreuerin Manuela Brioschi ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Caterina Grandi. -Bolzano
Libro

Pitscheider, Silvana

La perdita perinatale: Bisogni e strategie di coping delle ostetriche nell’assistenza del lutto perinatale. / Laureanda/VerfasserIn der Bachelorarbeit Silvana Pitscheider ; Relatrice=Erstbetreuerin Manuela Brioschi ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Caterina Grandi. -Bolzano : 2025

106 p. ; ill..

Titolo / Responsabilità: La perdita perinatale: Bisogni e strategie di coping delle ostetriche nell’assistenza del lutto perinatale. / Laureanda/VerfasserIn der Bachelorarbeit Silvana Pitscheider ; Relatrice=Erstbetreuerin Manuela Brioschi ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Caterina Grandi. -Bolzano : 2025

Pubblicazione: 106 p. ; ill..

Data:2025

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

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Abstract: La tesi affronta il tema del lutto pre e perinatale, una delle esperienze più complesse e impegnative che un’ostetrica possa affrontare nel corso della propria carriera.L’obiettivo è quello indagare lo stato emotivo e professionale delle ostetriche e comprendere cosa significhi per loro affrontare un lutto pre- e perintale. Nonostante la centralità ed importanza del ruolo ostetrico in tali situazioni, la letteratura scientifica sul vissuto delle ostetriche in relazione alla perdita perinatale risulta ancora limitata.Attraverso una revisione della letteratura su “Pubmed” e “Cochrane” si cerca di capire i bisogni delle ostetriche e le possibili strategie di supporto.La letteratura evidenzia che la morte perinatale rappresenta un evento altamente critico non solo per i genitori, ma anche per gli operatori sanitari coinvolti. Gli studi riportano la presenza di sintomi da stress post-traumatico e burnout, con emozioni quali dolore tristezza, senso di colpa e frustrazione, talvolta così intese da indurre alcuni operatori a richiedere una pausa lavorativa o a considerare l’abbandono della professione. Sia l’esposizione diretta sia quella indiretta agli eventi traumatici hanno un impatto significativo, mentre la carenza di protocolli e formazione specifica incrementa il senso di inadeguatezza e riduce la soddisfazione professionale. Risultano fondamentali una preparazione adeguata, aggiornamenti periodici e interventi organizzativi flessibili, come la rotazione degli incarichi e il supporto istituzionale. Le strategie di coping includono il confronto tra colleghi, il sostegno personale e spirituale e pratiche simboliche legate al lutto. L’esperienza maturata nel tempo si conferma un fattore protettivo. Per completare la ricerca sono state riportate negli allegati le esperienze di quattro ostetriche provenienti da realtà socioculturali diverse.

Interpretazione delle decelerazioni nel secondo stadio del travaglio e implicazioni sul management ostetrico
Libro

Prendi, Meery

Interpretazione delle decelerazioni nel secondo stadio del travaglio e implicazioni sul management ostetrico / Laureanda Verfasserin der Diplomarbeit Meery Prendi ; Relatrice=Erstbetreuerin Anna Franca Cavaliere ; Correlatore=Zweitbetreuer Mirco Rizzi

Bolzano : 2025

Titolo / Responsabilità: Interpretazione delle decelerazioni nel secondo stadio del travaglio e implicazioni sul management ostetrico / Laureanda Verfasserin der Diplomarbeit Meery Prendi ; Relatrice=Erstbetreuerin Anna Franca Cavaliere ; Correlatore=Zweitbetreuer Mirco Rizzi

Pubblicazione: Bolzano : 2025

Descrizione fisica: 103 p. ; ill..

Data:2025

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • Interpretation von Dezelerationen in der Austreibungsphase und deren Auswirkungen auf das hebammengeleitete Management
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Abstract: Problema Il secondo stadio del travaglio rappresenta una delle fasi più delicate del parto, durante la quale la valutazione del benessere fetale è essenziale per garantire la sicurezza materno-fetale. In questo contesto, le decelerazioni del battito cardiaco fetale (BCF) costituiscono un segnale importante nell’interpretazione del tracciato cardiotocografico (CTG). Tuttavia, la loro classificazione ed interpretazione rimangono spesso complesse e soggette a un’elevata variabilità interpretativa. Tale incertezza può incidere in modo significativo sulle decisioni cliniche e le strategie assistenziali adottate dall’équipe ostetrico-ginecologica, con potenziali ripercussioni sulla qualità e sulla sicurezza dell’assistenza intrapartum.Obiettivo L’obiettivo della ricerca è analizzare in che modo la presenza e le caratteristiche delle decelerazioni influenzino il management ostetrico nel secondo stadio del travaglio. La tesi intende inoltre indagare i criteri che guidano le scelte cliniche di fronte alle decelerazioni, le strategie operative più frequentemente adottate e le difficoltà percepite dai professionisti nella loro interpretazione, confrontando le prassi correnti con le raccomandazioni delle linee guida nazionali (SIGO) e della letteratura scientifica internazionale.Materiali e metodi La ricerca si è articolata in due fasi: una revisione della letteratura scientifica relativa all’interpretazione delle decelerazioni nel secondo stadio del travaglio e un’indagine empirica basata su un questionario anonimo rivolto a ostetriche e ginecologi. Il questionario, costruito secondo le definizioni e i criteri delle linee guida nazionali SIGO, ha raccolto informazioni sulle esperienze, le opinioni e le modalità di gestione dei tracciati. L’analisi dei risultati è stata condotta con approccio descrittivo e qualitativo, con l’obiettivo di evidenziare tendenze comuni, criticità e bisogni formativi.Risultati Dall’analisi del questionario emerge che le decelerazioni sono un evento frequentemente osservato nel secondo stadio, con prevalenza di quelle variabili e precoci. La maggioranza dei professionisti adotta strategie conservative, come il cambio di posizione materna e la sospensione dell’ossitocina, riservando gli interventi invasivi a situazioni selezionate. La maggior parte dei partecipanti riconosce che l’interpretazione delle decelerazioni nel secondo stadio risulta complessa e fortemente influenzata dall’esperienza personale e solo un terzo dichiara di disporre di protocolli condivisi nella propria struttura. Inoltre, la quasi totalità del campione esprime il bisogno di ulteriori corsi di aggiornamento sulla cardiotocografia e sulla gestione del secondo stadio. Emergono, dunque, una variabilità interpretativa significativa e una diffusa consapevolezza della necessità di rafforzare la formazione e la collaborazione interdisciplinare.ConclusioniI risultati confermano quanto riportato dalla letteratura internazionale, ovvero che la gestione delle decelerazioni richiede un approccio globale e multidisciplinare, basato sull’integrazione tra dati CTG e valutazione clinica. La formazione continua, il confronto tra professionisti e l’adozione di protocolli condivisi rappresentano strumenti fondamentali per ridurre la variabilità interpretativa e migliorare la sicurezza materno-fetale. In conclusione, lo studio evidenzia un ambito in evoluzione, orientato verso un modello assistenziale più consapevole e rispettoso della complessità della nascita, in cui la tecnologia supporta — ma non sostituisce — il giudizio clinico e la relazione di cura

“Il ruolo dell’ostetrica/o nel percorso di procreazione medicalmente assistita: un supporto fondamentale per le coppie”
Libro

Salvotti, Greta

“Il ruolo dell’ostetrica/o nel percorso di procreazione medicalmente assistita: un supporto fondamentale per le coppie” / Laureanda/ Verfasserin der Diplomarbeit Greta Salvotti ; Relatrice=Erstbetreuerin Anna Tropea ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Nicole Beraldin

Bolzano : 2025

Titolo / Responsabilità: “Il ruolo dell’ostetrica/o nel percorso di procreazione medicalmente assistita: un supporto fondamentale per le coppie” / Laureanda/ Verfasserin der Diplomarbeit Greta Salvotti ; Relatrice=Erstbetreuerin Anna Tropea ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Nicole Beraldin

Pubblicazione: Bolzano : 2025

Descrizione fisica: 87 p. ; ill..

Data:2025

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • “ Der *Beitrag der Hebamme zur ganzheitlichen Betreuung von Paaren mit Kinderwunsch in der Reproduktionsmedizin“
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Abstract: Problema L’infertilità di coppia rappresenta una condizione in costante aumento nella società contemporanea, con rilevanti implicazioni psicologiche, relazionali e sociali. In questo contesto, la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) costituisce una risorsa fondamentale per le coppie che desiderano realizzare un progetto genitoriale. Tuttavia, il percorso di PMA si configura come un’esperienza complessa e delicata, caratterizzata da un intenso carico emotivo, incertezza e necessità di un’assistenza personalizzata e multidisciplinare.ObiettivoLo scopo di questa tesi è valutare se e in che misura la figura dell’ostetrica/o rappresenti un supporto chiave all’interno del percorso di PMA, analizzandone l’impatto sulla qualità del supporto percepito, sul benessere emotivo, sulla soddisfazione per l’assistenza ricevuta, sull’efficacia comunicativa e sull’empowerment della donna e della coppia.Materiali e metodiLa ricerca è stata condotta attraverso una revisione bibliografica di articoli scientifici, linee guida e studi recenti riguardanti il ruolo dell’ostetrica nel contesto della procreazione medicalmente assistita. L’approccio utilizzato è stato di tipo descrittivo.I principali motori di ricerca utilizzati sono stati PubMed e Google Scholar.Nel corso del lavoro di ricerca è stata elaborato e somministrato un questionario (allegato nr. 1) rivolto alle coppie che avevano intrapreso o stavano intraprendendo un percorso di PMA. L’obiettivo era approfondire la percezione del supporto ostetricoe comprendere il ruolo dell’ostetrica nei centri di PMA. Sono stati contattati i centri di PMA presenti sul territorio nazionale sia pubblici che privati. Parallelamente, il questionario è stato diffuso tramite i social network, in particolare Instagram eFacebook, al fine di raggiungere un campione più ampio di coppie. Tuttavia, la partecipazione è risultata molto limitata e i dati raccolti non sono stati sufficienti per condurre un’analisi significativa.RisultatiL’analisi della letteratura evidenzia come la presenza dell’ostetrica nel percorso di PMA apporti benefici significativi in termini di qualità dell’assistenza, continuità del supporto, efficacia comunicativa ed equilibrio emotivo della coppia. L’ostetrica emerge dunque come una figura professionale fondamentale non solo dal punto di vista clinico, ma anche relazionale ed educativo.

Il counselling ostetrico per una donna vegetariana e vegana durante la gravidanza, l’allattamento e lo svezzamento
Libro

Scarcella, Alessia Pia

Il counselling ostetrico per una donna vegetariana e vegana durante la gravidanza, l’allattamento e lo svezzamento / Laureanda/Verfasserin der Diplomarbeit Alessia Pia Scarcella ; Relatrice=Erstbetreuerin Chiara Comper ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Sabine Brunner

Bolzano : 2025. -118 p. ; ill..

Titolo / Responsabilità: Il counselling ostetrico per una donna vegetariana e vegana durante la gravidanza, l’allattamento e lo svezzamento / Laureanda/Verfasserin der Diplomarbeit Alessia Pia Scarcella ; Relatrice=Erstbetreuerin Chiara Comper ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Sabine Brunner

Pubblicazione: Bolzano : 2025. -118 p. ; ill..

Data:2025

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • Die*geburtshilfliche Beratung für vegetarische und vegane Frauen während Schwangerschaft, Stillzeit und Beikosteinführung
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Abstract: BACKGROUND: Le ostetriche svolgono un ruolo fondamentale in tutto ciò che riguarda l’assistenza alla donna durante l’intero percorso della gravidanza, il parto e il puerperio, offrendo non solo supporto clinico, ma anche educativo e relazionale. Per questo motivo, è essenziale che siano aggiornate e informate anche sui temi emergenti legati allo stile di vita e alle scelte alimentari, e sulle possibili implicazioni che potrebbero avere sulla salute della mamma e del neonato. In questo progetto di tesi viene approfondito in particolare il tema della dieta vegetariana e vegana.Purtroppo al giorno d’oggi questo tema, nonostante la crescente diffusione e popolarità che sta acquistando negli ultimi anni, è ancora spesso accompagnato da disinformazione e pregiudizi. In questo contesto, la formazione e la consapevolezza dell’ostetrica assumono un ruolo centrale: una comunicazione chiara, non giudicante e basata su evidenze scientifiche può favorire scelte alimentari più consapevoli, promuovendo il benessere e la fiducia della donna.Secondo l’American Dietetic Association una dieta vegetariana è caratterizzata dall’esclusione della carne e dei prodotti ittici, mentre una dieta vegana esclude tutti i prodotti di origine animale, inclusi latticini, uova e miele. Entrambe le diete, se correttamente bilanciate, possono essere considerate adeguate in ogni fase del ciclo vitale, inclusa la gravidanza e l’allattamento. Tuttavia, la pianificazione e il supporto professionale restano elementi fondamentali per garantirne la sicurezza e l’efficacia.QUESITO DI RICERCA. Quale ruolo gioca il counselling ostetrico nel favorire scelte alimentari consapevoli e sicure nelle donne vegetariane e vegane durante la gravidanza, l’allattamento e lo svezzamento? Tali regimi alimentari sono effettivamente compatibili con queste fasi della vita? Le donne si sentono assistite in maniera adeguata e completa?OBIETTIVO: Il presente elaborato nasce con l’obiettivo di approfondire la sicurezza e la fattibilità delle diete vegetariane e vegane durante la gravidanza, l’allattamento e lo svezzamento, nonché la qualità dell’informazione e della comunicazione tra professioniste sanitarie e pazienti. L’intento è quello di analizzare il ruolo e l’efficacia del counselling ostetrico rivolto a questa specifica popolazione, al fine di promuovere un’assistenza basata su evidenze, personalizzata, competente e priva di giudizio.MATERIALI E METODI: Tale obiettivo è stato perseguito attraverso la combinazione di una revisione della letteratura scientifica e di un’indagine condotta tramite la somministrazione di un questionario rivolto a donne vegetariane e vegane che hanno vissuto o stanno vivendo una gravidanza. Questo elaborato nasce dunque con lo scopo di integrare la prospettiva scientifica e quella esperienziale, esplorando sia gli aspetti nutrizionali che quelli relazionali e assistenziali legati alle scelte alimentari delle donne.RISULTATI: I risultati mostrano che una dieta vegetariana o vegana può essere sostenibile e sicura durante la gravidanza, l’allattamento e lo svezzamento, purché adeguatamente pianificata e seguita da professionisti competenti. I dati raccolti suggeriscono la necessità di potenziare la formazione dei professionisti sanitari in questo ambito, al fine di offrire un’assistenza più completa, aggiornata e rispettosa delle diverse scelte alimentari materne. Infatti le risposte al questionario confermano il fatto che il counselling ostetrico sia un elemento chiave nel garantire sicurezza nutrizionale e supporto informativo, in grado di promuovere così scelte alimentari consapevoli e sicure.

Mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2: tra rischio oncologico e  desiderio di maternità  Revisione della Letteratura
Libro

Soletti, Ilaria

Mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2: tra rischio oncologico e desiderio di maternità Revisione della Letteratura / Laureanda/ Verfasserin der Diplomomarbeit Ilaria Soletti ; Relatore=Erstbetreuer Stefano Grassi ; Correlatore= Zweitbetreuer Francesco Benedicenti

Bolzano : 2025

Titolo / Responsabilità: Mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2: tra rischio oncologico e desiderio di maternità Revisione della Letteratura / Laureanda/ Verfasserin der Diplomomarbeit Ilaria Soletti ; Relatore=Erstbetreuer Stefano Grassi ; Correlatore= Zweitbetreuer Francesco Benedicenti

Pubblicazione: Bolzano : 2025

Descrizione fisica: 77 p. ; ill..

Data:2025

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • Mutationen der BRCA1- und BRCA2-Gene: zwischen Krebsrisiko und Kinderwunsch Literaturübersicht
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Abstract: PROBLEMA: La presenza di mutazioni germinali dei geni BRCA1 (BReast CAncer gene 1) e BRCA2 (BReast CAncer gene 2) determina un rischio significativamente elevato di carcinoma mammario, ovarico e delle tube di Falloppio, spesso in età fertile. Questa condizione genetica obbliga le donne portatrici a prendere decisioni complesse e urgenti riguardo alla fertilità, alla pianificazione familiare e agli interventi preventivi che possono compromettere la capacità riproduttiva. Studi recenti suggeriscono che le portatrici di mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 potrebbero presentare una riduzione della fertilità naturale. In questo contesto, una consulenza multidisciplinare integrata ostetrico-ginecologica, genetica e psicologica è essenziale per garantire una conoscenza completa della condizione, favorire l’adozione efficace delle strategie di preservazione della fertilità e guidare decisioni riproduttive pienamente consapevoli.OBIETTIVO:La tesi analizza in modo integrato l’impatto delle mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 sulla fertilità naturale, sulla riserva ovarica, sui rischi oncologici e sulla pianificazione familiare nelle donne in età fertile. Particolare attenzione è dedicata al ruolo della consulenza genetica e ostetrico-ginecologica,all’influenza della diagnosi sulla scelta del timing riproduttivo e all’impatto psicologico della condizione. Si indaga inoltre come le strategie di preservazione della fertilità, tra cui la crioconservazione di ovociti o embrioni o la conservazione del tessuto ovarico, e tecniche come la diagnosi genetica preimpianto possano essere integrate in un percorso decisionale personalizzato. La tesi esplora anche le modalità di prevenzione oncologica e di sorveglianza, per offrire un quadro completo delle scelte cliniche e riproduttive delle portatrici.MATERIALE E METODI: La revisione sistematica della letteratura analizza le molteplici implicazioni delle mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2, dagli aspetti più prettamente genetici e dall’epidemiologia, all’impatto sulla fertilità e sulla famiglia, fino alle strategie di preservazione della fertilità e alla prevenzione oncologica. Particolare attenzione è riservata al ruolo dell’équipe multidisciplinare e alle decisioni riproduttive e preventive.RISULTATI:La letteratura mostra come le mutazioni BRCA1 e BRCA2 incidano profondamente non solo sul rischio di tumore, ma anche sulla fertilità e sulla sfera emotiva delle donne portatrici. Le decisioni riguardanti maternità e prevenzione oncologica richiedono un approccio integrato tra diversi professionisti sanitari. Le strategie di preservazione della fertilità e la diagnosi genetica pre-impianto offrono nuove possibilità di maternità sicura e consapevole, mentre il supporto psicologico è essenziale per affrontare paure e scelte difficili. L’ostetrica svolge un ruolo centrale nell’informare, sostenere e accompagnare la donna nei percorsi di salute riproduttiva e oncologica. L’aumento delle diagnosi, anche in Alto Adige, riflette il potenziamento dei test genetici e una maggiore sensibilizzazione della popolazione. È molto importante che la presa in carico sia centrata sulla donna, valorizzando ascolto, empatia e collaborazione interdisciplinare.

“L’importanza degli screening per il riconoscimento precoce delle donne vittime di violenza in gravidanza: utilizzo per il miglioramento degli outcomes materni, fetali e neonatali”
Libro

Tagliazucca, Asia

“L’importanza degli screening per il riconoscimento precoce delle donne vittime di violenza in gravidanza: utilizzo per il miglioramento degli outcomes materni, fetali e neonatali” / Laureanda / Verfasserin der Diplomarbeit Asia Tagliazucca ; Relatore=Erstbetreuer Mirco Rizzi ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Christa Schrettenbrunner

Bolzano : 2025

Titolo / Responsabilità: “L’importanza degli screening per il riconoscimento precoce delle donne vittime di violenza in gravidanza: utilizzo per il miglioramento degli outcomes materni, fetali e neonatali” / Laureanda / Verfasserin der Diplomarbeit Asia Tagliazucca ; Relatore=Erstbetreuer Mirco Rizzi ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Christa Schrettenbrunner

Pubblicazione: Bolzano : 2025

Descrizione fisica: 127 p. ; ill..

Data:2025

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • “Die *Wichtigkeit der Screeningprogramme zur Früherkennung von gewaltbetroffenen Frauen in der Schwangerschaft: deren Anwendung zur Verbesserung der mütterlichen, neonatalen und fetalen Outcomes.”
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Abstract: ProblemaLa violenza contro le donne rappresenta un fenomeno complesso e multidimensionale che, durante la gravidanza, assume una connotazione particolarmente grave per gli effetti che produce sulla salute fisica e psichica della donna e sul benessere del feto. Il riconoscimento precoce delle situazioni di abusi favorisce l’adeguata e tempestiva gestione delle vittime di violenza, dunque è necessario implementare metodi di prevenzione a tale scopo.Obiettivo La ricerca condotta in questa tesi si propone di analizzare le conseguenze della violenza in gravidanza, valutando il ruolo degli strumenti di riconoscimento precoce, in particolare dello screening, come mezzi di prevenzione e mitigazione degli esiti negativi della violenza.Materiali e metodiL’indagine ha seguito il metodo PICO, identificando come popolazione di riferimento le donne in gravidanza vittime di violenza, e analizzando l’applicazione dello screening come intervento per il riconoscimento tempestivo dei casi. La ricerca bibliografica è stata condotta sulla banca dati PubMed, con le parole chiave “pregnancy”, “violence” e “screening”, ottenendo 990 articoli iniziali ridotti a 81dopo l’applicazione dei filtri e infine a 7 revisioni sistematiche selezionate per la discussione. Inoltre, è stata condotta una ricerca di tipo qualitativo sull’opinione riguardo la violenza in gravidanza e l’utilizzo di screening per il riconoscimentoprecoce. L’indagine si è effettuata tramite la divulgazione di un questionario in forma informatica su un campione di convenienza e un’intervista semi-strutturata ad un testimone privilegiato.RisultatiI risultati mostrano che la violenza in gravidanza è un fenomeno sottostimato ma diffuso, con prevalenze variabili dal 4% al 12% a livello internazionale e fino all’11,8% in Italia. Gli studi analizzati dimostrano che l’identificazione precoce delle vittime tramite screening e colloqui mirati può ridurre la gravità degli esiti, migliorare la qualità dell’assistenza e favorire un percorso di presa in carico personalizzato e che l’implementazione di protocolli standardizzati rappresenta un modello efficace diintervento integrato. Si sottolinea infine l’importanza della formazione continua del personale sanitario e dell’inclusione sistematica dello screening per la violenza in gravidanza nei programmi di assistenza prenatale. Secondo la ricerca effettuata per lo studio, anche la popolazione d’indagine e il testimone privilegiato reputano l’utilizzo degli screening un efficace e utile metodo di prevenzione secondaria per la violenza in gravidanza.

“Vissuto e bisogni assistenziali delle donne sottoposte a induzione del travaglio: ricerca bibliografica e mixed-methods survey nel reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Bolzano”
Libro

Zini, Azzurra

“Vissuto e bisogni assistenziali delle donne sottoposte a induzione del travaglio: ricerca bibliografica e mixed-methods survey nel reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Bolzano” / Laureando/Verfasserin der Diplomarbeit Azzurra Zini ; Relatrice=Erstbetreurin Manuela Brioschi ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Micaela Veneziano

Bolzano : 2025

Titolo / Responsabilità: “Vissuto e bisogni assistenziali delle donne sottoposte a induzione del travaglio: ricerca bibliografica e mixed-methods survey nel reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Bolzano” / Laureando/Verfasserin der Diplomarbeit Azzurra Zini ; Relatrice=Erstbetreurin Manuela Brioschi ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Micaela Veneziano

Pubblicazione: Bolzano : 2025

Descrizione fisica: 82 p. ; ill..

Data:2025

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • “*Erfahrungen und Betreuungsbedürfnisse von Frauen bei Geburtseinleitung: Literaturrecherche und Mixed-Methods-Studie auf der geburtshilflichen Station des Krankenhauses Bozen“
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Abstract: ProblemaL’induzione del travaglio rappresenta una procedura ostetrica sempre più diffusa, utilizzata per avviare artificialmente il travaglio quando il proseguimento della gravidanza comporta rischi per la madre o il feto.Nonostante il suo frequente utilizzo, questa pratica può influenzare in modo significativo l’esperienza soggettiva della donna, incidendo sul vissuto emotivo e sulla percezione della qualità dell’assistenza ostetrica ricevuta. ObiettivoIl presente studio intende analizzare il vissuto e i bisogni delle donne sottoposte a induzione del travaglio, con particolare attenzione alla loro percezione della qualità dell’assistenza ostetrica ricevuta. La ricerca esplora le esperienze personali delle pazienti, valutando criticità e punti di forza, con l’obiettivo di promuovere un approccio assistenziale più centrato sulla persona, basato su continuità delle cure, comunicazione efficace, coinvolgimento attivo nel processo decisionale e sostegno emotivo.Materiali e MetodiLa ricerca si articola in due parti complementari. La prima comprende una revisione della letteratura, eseguita attraverso le banche dati PubMed, Medline e Google Scholar, al fine di esaminare articoli riguardanti l’induzione del travaglio e le esperienze vissute dalle pazienti. La seconda parte consiste in una mixed-methods survey, condotta presso il reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Bolzano da agosto a settembre 2025. La raccolta dati è avvenuta tramite la somministrazione di un questionario elettronico multilingue (italiano, tedesco e inglese), sviluppato su Microsoft Forms e composto da 26 domande, inclusa la scala validata BSS-R (Birth Satisfaction Scale-Revised). Hanno partecipato 31 donne e sono stati raccolti dati anagrafici e ostetrici, oltre a esperienze e vissuti emotivi legati alla procedura.RisultatiL’analisi ha evidenziato che l’induzione del travaglio rappresenta per la maggior parte delle donne un’esperienza complessa ed emotivamente impegnativa, influenzata non solo da fattori clinici, ma soprattutto da aspetti relazionali, emotivi e comunicativi. Le principali criticità emerse riguardano la carenza di informazioni, il limitato coinvolgimento nel processo decisionale, la sensazione di perdita di controllo e la necessità di una maggiore continuità assistenziale. Quando è stato adottato un approccio olistico, centrato sulla persona, l’esperienza è stata percepita come più positiva e rassicurante.

Robotergestützte Ergotherapie bei zervikaler Querschnittlähmung
Libro

Raffl, Katharina

Robotergestützte Ergotherapie bei zervikaler Querschnittlähmung / Verfasserin der Diplomarbeit / Laureanda Katharina Raffl ; Relatrice=Erstbetreuerin Elisabeth Winkler ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Alessandra Lutz

Bolzano : 2025

Titolo / Responsabilità: Robotergestützte Ergotherapie bei zervikaler Querschnittlähmung / Verfasserin der Diplomarbeit / Laureanda Katharina Raffl ; Relatrice=Erstbetreuerin Elisabeth Winkler ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Alessandra Lutz

Pubblicazione: Bolzano : 2025

Descrizione fisica: 66 S. ; Ill..

Data:2025

Lingua: Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • Terapia occupazionale robot-assistita nella lesione midollare cervicale
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Abstract: Hintergrund und Ziel: Eine zervikale Querschnittlähmung führt zu erheblichen Einschränkungen der Arm- und Handfunktion und damit zu einem Verlust an Selbstständigkeit im Alltag. Die Ergotherapie zielt darauf ab, die funktionelle Handlungsfähigkeit und Selbstständigkeit in Alltagsaktivitätenzu fördern. In den letzten Jahren haben robotergestützte Therapiegeräte neue Perspektiven eröffnet, indem sie hochintensive und standardisierte Bewegungsübungen ermöglichen. Ziel der Arbeit ist es, das Potenzial robotergestützter Therapiegeräte in der Ergotherapie bei Klient:innen mit zervikaler Querschnittlähmung zu analysieren und ihre Wirksamkeit hinsichtlich der Förderung der Selbstständigkeit in den Aktivitäten des täglichen Lebens zu bewerten.Methode und Material: Die Diplomarbeit basiert auf einer reinen Literaturrecherche, die über die online Datenbanken “Pubmed” und “Google Scholar" durchgeführt wurde. Ergebnisse: Robotergestützte Therapiegeräte verbessern die motorischen Funktionen der oberen Extremitäten und steigern die Selbstständigkeit in den Alltagsaktivitäten. Exoskelette fördern vor allem die Muskelkraft sowie Greif- und Pinch-Funktionen während Endeffektor-basierte Systeme feinmotorische Bewegungen stärken. Beide Systemtypen wirken sich positiv auf die Selbstständigkeit im Alltag aus. Besonders effektiv ist die Kombination aus Robotik und Anwendungen der virtuellen Realität, da sie alltagsnahe Trainingssituationen ermöglicht und die Motivation der Klient:innen erhöht. Schlussfolgerung: Robotergestützte Therapiegeräte stellen eine vielversprechende Ergänzung zur Ergotherapie dar. Sie ermöglichen eine höhere Therapieintensität und präzise Bewegungsführung. Klient:innen nehmen die robotergestützten Systeme als praxisnah und motivierend wahr, dennoch können sie die therapeutische Beziehung nicht ersetzen. Die Aussagekraft der bisherigen Studien ist aufgrund kleiner Stichproben und kurzer Interventionszeiträume begrenzt, weshalb weitere Forschung notwendig ist.

„Meine letzten Tage“ – Ergotherapie am Lebensende bei geriatrischen Palliativklient:innen
Libro

von Dellemann, Mara

„Meine letzten Tage“ – Ergotherapie am Lebensende bei geriatrischen Palliativklient:innen / Laureanda/Verfasserin der Diplomarbeit Mara von Dellemann ; Relatrice=Erstbetreuerin Lisa Tosetto ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Julia Kofler

Bolzano : 2025

Titolo / Responsabilità: „Meine letzten Tage“ – Ergotherapie am Lebensende bei geriatrischen Palliativklient:innen / Laureanda/Verfasserin der Diplomarbeit Mara von Dellemann ; Relatrice=Erstbetreuerin Lisa Tosetto ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Julia Kofler

Pubblicazione: Bolzano : 2025

Descrizione fisica: 178 S. ; Ill..

Data:2025

Lingua: Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • „*I miei ultimi giorni“ – Terapia occupazionale nel fine vita con clienti geriatrici in ambito palliativo
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Abstract: Hintergrund und Zielsetzung:Ältere Menschen in der letzten Lebensphase sind häufig in ihrer Teilhabe an alltäglichen und bedeutungsvollen Betätigungen eingeschränkt. Ergotherapeut:innen können mit einem ganzheitlichen, klientenzentrierten Ansatz zur Förderung von Selbstbestimmung, Würde und Lebensqualität beitragen. Die Rolle der Ergotherapie in der palliativen Versorgung ist bislang jedoch unzureichend definiert und sichtbar. Ziel dieser Arbeit ist es, fundierte ergotherapeutische Ansätze für die letzte Lebensphase darzustellen, theoretisch zu begründen und praxisnah aufzuzeigen, wie diese in die palliative Versorgung integriert werden können.Methode:Die Arbeit basiert auf einer systematischen Literaturrecherche internationaler Fachartikel, Übersichtsarbeiten und Positionspapieren aus dem Zeitraum von 1997 bis 2025. Die Recherche erfolgte zwischen dem 01.01.2025 und dem 27.07.2025 in den Datenbanken PubMed, CINAHL, ScienceDirect, SpringerLink sowie über Google Scholar. Ergänzend wurden Fachplattformen, einschlägige Fachzeitschriften sowie Bücher und Artikel aus Bibliotheks- und Internetquellen berücksichtigt. Zudem wurden zwei selbst entwickelte Fragebögen (vgl. Anhang 2 und 3) zur Exploration subjektiver Bedürfnisse und Betätigungswünsche exemplarisch in leitfadengestützten Gesprächen mit zwei Seniorinnen sowie drei Angehörigen erprobt (siehe Anhang 4 und 5).Ergebnisse:Die Literatur verdeutlicht, dass Ergotherapie am Lebensende wesentlich zur Förderung von Betätigungsteilnahme, emotionaler Stabilität sowie spirituellen und sozialen Aspekten beitragen kann. Die erprobte Anwendung der Fragebögen (vgl. Anhang 4 und 5) zeigt die Relevanz individueller Routinen, zwischenmenschlicher Beziehungen und persönlicher Werte in dieser Lebensphase. Auch Angehörige nahmen die Ergotherapie als unterstützendes und entlastendes Angebot wahr.Schlussfolgerung:Ergotherapeut:innen verfügen über die Expertise und Haltung, um Menschen am Lebensende ganzheitlich zu begleiten. Damit dieses Potenzial wirksam genutzt werden kann, ist eine stärkere Integration in Ausbildung, Forschung und interprofessionelle Versorgung erforderlich. Die Ergebnisse dieser Arbeit unterstreichen die Relevanz der Ergotherapie als würdevollen, partizipativen und evidenzbasierten Beitrag zur palliativen Versorgung.

Ergotherapie bei Kindern mit Krebserkrankungen im Alter von 3-6 Jahren: Die Rolle des Spiels als therapeutisches Mittel
Libro

Vigl, Hannah

Ergotherapie bei Kindern mit Krebserkrankungen im Alter von 3-6 Jahren: Die Rolle des Spiels als therapeutisches Mittel / Verfasserin der Diplomarbeit/ Laurenda Hannah Vigl ; Relatore=Erstbetreuer Marco Angriman ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Daniela Frötscher

Bolzano : 2025

Titolo / Responsabilità: Ergotherapie bei Kindern mit Krebserkrankungen im Alter von 3-6 Jahren: Die Rolle des Spiels als therapeutisches Mittel / Verfasserin der Diplomarbeit/ Laurenda Hannah Vigl ; Relatore=Erstbetreuer Marco Angriman ; Correlatrice=Zweitbetreuerin Daniela Frötscher

Pubblicazione: Bolzano : 2025

Descrizione fisica: 90 S. ; Ill..

Data:2025

Lingua: Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • Terapia occupazionale nei bambini affetti da tumori di età compresa tra i 3 e i 6 anni: il ruolo del gioco come strumento terapeutico
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Abstract: Hintergrund: In Italien erkranken jährlich etwa 1.400 Kinder an Krebs, einer der häufigsten Todesursachen im Kindesalter. Die Diagnose und Behandlung führen oft zu körperlichen Beschwerden und psychischem Stress, was die Lebensqualität und Alltagsbeteiligung beeinträchtigten. Neben der medizinischen Versorgung ist es daher wichtig, die Lebensqualität zu fördern und spielerische Aktivitäten zu ermöglichen. Die Ergotherapie nutzt bedeutungsvolle und zielgerichtete Tätigkeiten- bei Kindern vor allem das Spiel-, um Entwicklung und Wohlbefinden zu unterstützen. Besonders im Kontext Krankenhaus stärkt das Spiel das körperliche und emotionale Wohlbefinden, lindert Schmerzen, Ängste und Erschöpfung und verbessert die Lebensqualität. Ziel:Diese Bachelorarbeit beschäftigt sich mit der Rolle des Spiels als zentrales therapeutisches Mittel in der Ergotherapie bei Kindern mit Krebserkrankungen im Alter von 0 bis 6 Jahren mit Schwerpunkt auf 3 bis 6 Jahre, um die Lebensqualität und die Alltagskompetenz zu erhöhen und die, durch die Tumorerkrankung und Behandlung verursachten Symptome zu lindern. Methode: Die Diplomarbeit basiert auf einer Literaturrecherche mit Artikeln von 2017 bis 2025. Die Artikel wurden anhand ihres Titels und Abstracts ausgewählt. Es wurden folgende Datenbanken durchsucht: „PubMed“, „CINAHL“ und „OTseeker“. Die Schlüsselwörter wurden mit den booleschen Operatoren „AND“ und „OR“ verbunden.Ergebnisse: Die Ergebnisse zeigen, dass spielbasierte Ergotherapie eine zentrale und wirksame Intervention in der Behandlung krebskranker Vorschulkinder ist. Sie reduziert körperliche und psychische Belastungen und fördert Selbstwirksamkeit, Lebensqualität und alltagspraktische Fähigkeiten. Besonders effektiv ist die Einbeziehung der Eltern. Acht Studien berichteten eine Angstreduktion zwischen -20% und -35%, während sechs Arbeiten eine Zunahme der Aktivitätsteilnahme um durchschnittlich +20% zeigten. In vier Studien konnte zudem eine Schmerzreduktion zwischen 20% und 30% nachgewiesen werden. Insgesamt ergibt sich daraus eine durchschnittliche Verbesserung der Lebensqualität um etwa 22% sowie eine Reduktion psychischer Belastung um rund 27%.Besonders effektiv zeigten sich drei ergotherapeutische Maßnahmen: 1. Spielbasierte Ergotherapie: Symptomreduktion um 25- 30% und mehr soziale Interaktion (+20%) 2. Roll- und Puppenspiel: Steigerung des psychosozialen Wohlbefindens um bis zu 23% und Angstreduktion 3. Kreative Ausdrucksformen (Musik- Kunst- und Gruppenspiel): Angstreduktion bis zu 30%.Die Aussagekraft ist jedoch durch kleine Stichproben, methodische Unterschiede und fehlende Kontrollgruppen begrenzt. Schlussfolgerung: Die Ergebnisse unterstreichen die Bedeutung des Spiels als zentrales therapeutisches Mittel in der ergotherapeutischen Begleitung krebskranker Kinder. Um eine ganzheitliche und wirksame Versorgung zu gewährleisten, sollte die Ergotherapie fester Bestandteil der pädiatrisch-onkologischen Behandlung unter Einbezug der individuellen Bedürfnisse des Kindes und der aktiven Mitwirkung der Eltern sein.